Nella mattinata di oggi si è svolto il preannunciato incontro con i vertici dell’Amministrazione relativo all’ormai avviato accorpamento delle Agenzie.

Il Direttore, dott. Befera, ha confermato che dal prossimo 6 febbraio si avvierà concretamente il piano di riorganizzazione, già presentato ed approvato dal Sig. Ministro, che prevede la “ridefinizione” delle strutture degli Uffici Centrali dell’Agenzia che svolgono le attività c.d. “no core” (D.C. del Personale, D.C. Amministrazione, D.C. Audit, Uffici di Staff, ecc.).

In questo contesto dovrebbe prendere avvio anche la riorganizzazione delle strutture agenziali in funzione della prevista riduzione delle posizioni dirigenziali.

Riorganizzazioni, queste descritte, che dovrebbero concludersi nell’arco del 2013.

E’ dal 2014 che partirebbe, invece, la riorganizzazione per le strutture dell’Agenzia che svolgono attività c.d. “core”.

Il modello previsto dovrà essere coerente con l’attuale organizzazione in Direzioni Provinciali e Direzioni Regionali; anche se soluzioni riorganizzative specifiche dovranno essere adottate per le Direzioni Regionali.

In considerazione dell’attuale quadro normativo, il Direttore dell’Agenzia ritiene che tali atti riorganizzativi non potranno/dovranno subire “rallentamenti” di sorta (!?).

Fin qui la sintesi della informativa fornita dall’Agenzia.

La nostra delegazione, rappresentata efficacemente dai Coordinatori Generali UILPA dei Coordinamenti Entrate e Territorio nonché dai Segretari Nazionali, ha colto l’importante occasione per ribadire la nostra contrarietà agli accorpamenti, soprattutto per la “metodologia” approssimativa e contraddittoria con cui si è giunti (oggetto peraltro di numerose nostre iniziative di contrasto messo in campo nei mesi scorsi).

In particolare, è stata espressa preoccupazione che l’ennesima riorganizzazione del “Sistema Agenziale” possa determinare un rallentamento della strategica, per il nostro Paese, “lotta all’evasione” nonché possa essere effettuata sulla “pelle” dei Lavoratori del Fisco!!

Pertanto, se da una parte la nostra O.S. è strutturata e capace di saper governare, insieme a tutte le altri parti in causa, i cambiamenti che il sistema Paese oggi può richiedere, per contro e soprattutto, saremo a fianco di tutti i Lavoratori del 2

 

Fisco (entrate e territorio per intenderci) nel rivendicare il meritato riconoscimento di una professionalità che spesso rappresenta una eccellenza nel panorama del sistema Paese e non già solo nell’ambito della Pubblica Amministrazione.

Questo significa che se è vero come è vero che i vertici dell’Agenzia devono dar corso a quello che Governo e parlamento “sovrano” hanno deciso è altrettanto vero che devono essere essi stessi, unitamente alle OO.SS., portatori della rivendicazione che mira al riconoscimento della specificità ed elevata professionalità della “mission” della nostra Amministrazione e quindi dei Lavoratori del Fisco.

Inoltre, è stato evidenziato che nessuna riorganizzazione, oggi, può prescindere dalla “riorganizzazione/rivisitazione” di numerosi istituti inerenti la valorizzazione professionale ed economica del personale: progressioni economiche, passaggi di area, posizioni organizzative (sia per quelle previste da CCNL Agenzie fiscali sia per quelle introdotte dal medesimo decreto che ha previsto l’accorpamento – “Area quadro” – principalmente destinate a “sostituire” il declassamento di numerose posizioni dirigenziali), ecc..

In considerazione di questo quadro particolarmente articolato la nostra O.S. ha chiesto, trovando positivo riscontro, un “tavolo di confronto” permanente che, abbiamo specificato, non si dovrà limitare a “raccogliere” le informative sui nuovi assetti organizzativi ma dovrà essere uno “strumento” importante, tra i tanti necessari, in cui gli istituti tendenti a valorizzare professionalità e riconoscimento economico, possono assumere concretezza a favore di tutti i Lavoratori del Fisco che con la loro dedizione stanno facendo dell’Agenzia una Amministrazione d’eccellenza.

Roma, 19 dicembre 2012

 

Il Coordinatore Generale UIL PA Agenzia delle Entrate

 Renato Cavallaro