Da alcuni mesi ormai l’A/E Direzione Regionale Sicilia parla dell’imminente chiusura dell’Ufficio Territoriale di Milazzo ed è evidente che tutto questo ha creato allarme in tutto il personale della Direzione Provinciale di Messina e in tutti gli utenti che fruiscono dei servizi erogati dal presidio. Con la temuta chiusura dell’ufficio i contribuenti dovranno rivolgersi agli altri uffici con l’aggravarsi di costi per gli stessi.
La scelta di chiudere l’Ufficio Territoriale di Milazzo, sottolineano Alda Iudicelli e Nino Previti rispettivamente Coordinatrice Territoriale UILPA ENTRATE e componente RSU dell’A/E DP Messina eletto nella lista UILPA, sembra sconsiderata e assolutamente priva di elementi che ne possano giustificare la necessità di soppressione; né da tale adempimento si otterrebbero risparmi di costi.
La chiusura di un presidio di legalità come l’ufficio di Milazzo, dove nella cui competenza territoriale ricadono 17 comuni e oltre 100.000 cittadini, non può giustificarsi con la cosiddetta “spending review”. Tra l’altro l’Ufficio non rientra tra quelli che hanno i requisiti per la chiusura. La Direzione regionale avrebbe dovuto cercare i nuovi locali, (cosa che nel passato è stato fatto in modo superficiale, perché?) dove spostare l’ufficio, ma non si comprende il perché di questo accanimento contro l’Ufficio di Milazzo, che risulta essere tra quelli più efficace e produttivo della DP di Messina ed efficiente nell’erogazione dei servizi all’utenza. Quali sono i fini della chiusura? A pensare male si fa peccato ma forse siamo nel giusto. Quale sarà il prossimo Ufficio a chiudere? Forse Messina?
La UILPA Entrate di Messina, evidenzia come la chiusura dell’ufficio di Milazzo alimenta l’idea che lo Stato invece di garantire la presenza nei territori di uffici per combattere l’evasione passi il messaggio contrario di rinuncia al controllo fiscale e, ancor di più, alla negazione di servizi indispensabili all’utenza.
I Contribuenti e i lavoratori chiedono al Direttore Generale Dell’agenzia, alla Direzione Regionale Sicilia, alle forze politiche che li rappresentano a Roma che facciano quanto necessario per evitare la soppressione di un ufficio così importante, la cui chiusura sarebbe una iattura per l’Agenzia, per i dipendenti e per l’utenza che paga le imposte e le tagliano i servizi.