Piuttosto che rivolgerci ad una dirigenza sorda, per nulla sensibile al benessere lavorativo dei propri dipendenti, vogliamo delinearvi il contesto all’interno del quale ci muoviamo e lo scenario che ci troviamo di fronte, senza perdere di vista le contromisure da adottare, in attesa di un fantomatico tavolo cui fare proposte.
BUDGET E PROGRAMMAZIONE
Già dalla fine del 2014 abbiamo esposto al tavolo regionale le nostre perplessità sulla programmazione che “unilateralmente” la Direzione Regionale Sicilia si era data.
Un piano di lavoro, per tutte le strutture periferiche, che non teneva conto di una pesatura consona, delle realtà locali, dei carichi di lavoro, del personale con un’anagrafica che impietosamente avanza, che basava i propri traguardi sugli annunci del Governo sulla revisione degli Estimi, recentemente eliminata dall’agenda politica ed economica italiana, abbandonando la strada maestra della lotta all’evasione ed all’elusione fiscale che si può effettuare attraverso l’Alta Valenza Fiscale e che in passato ha dato risultati eccelsi.
Tutte criticità, queste descritte, che come UILPA abbiamo denunciato e contestato ai vari livelli e, con la necessaria sintesi, ultimamente anche sulla stampa specializzata (vedi articolo de “Il sole24ore di sabato 11 luglio u.s.).
Sull’eventualità che, a causa di una programmazione azzardata, i lavoratori possano perdere del salario accessorio, come dipendenti e come sindacato dobbiamo tenerne conto ed è nostro dovere di rappresentanti dei lavoratori chiedere ed avere le risposte dovute, usando il sistema più adeguato o quello, nostro malgrado, più spiacevole. La scelta certamente non dipenderà da noi.
CHIUSURA UU.TT.
L’abbiamo più volte detto e ripetuto. Noi che non abbiamo sottoscritto l’accordo del luglio 2013 sulla chiusura degli uffici dell’Agenzia, assistiamo, ma non passivi, ad un’iniziativa della Direzione Regionale e delle DD.PP. del tutto autoritaria e priva di un serio piano aziendale sulla chiusura degli uffici, arrivando al punto di lasciar immaginare che lo scopo della chiusura possa essere solo il ritorno economico per i vertici regionali e provinciali dell’Agenzia (le vicende sulle ricerche di mercato di immobili che riguardano gli UU.TT. di Bagheria e Milazzo potrebbero addirittura confermarlo). Nonostante i rilievi della Corte dei Conti (vedi delibera 23/2014/G, che riprende integralmente quanto denunciato con largo anticipo dalla Segreteria Nazionale UIL PA - Entrate) che marchia l’azione dell’Agenzia sulla spending review ricca di ombre, si è proseguito sulla cattiva strada. Noi non ci siamo limitati a non condividere con i vertici e le altre OO.SS. Nazionali l’accordo sulla chiusura ma, grazie soprattutto all’azione della Segreteria Regionale della UIL PA Sicilia, abbiamo fatto risaltare all’opinione pubblica la scomposta azione dell’Agenzia che danneggia non solo i lavoratori degli uffici che si chiudono ma anche l’utenza costretta a spostamenti improponibili, anche tenuto conto, fra l’altro, dell’attuale condizione viaria siciliana. Seguendo la stessa linea dimostreremo quando si fa vera riduzione della spesa pubblica e quando, invece, è ben altro. Prossimamente entreremo nel dettaglio degli uffici siciliani, partendo da Palermo che, pur costando alla collettività fiumi di denaro pubblico, rimangono aperti anziché essere accorpati tra loro (come ad esempio Catasto, Conservatoria e UU.TT. di Palermo).
CARICHI DI LAVORO
Ci giungono sempre più pressanti richieste di verifica sui carichi di lavoro attualmente svolti presso gli uffici dell’Agenzia e nella stessa Direzione Regionale. Nel corso dell’approfondimento sul tema è emerso un fattore chiaro. Nonostante i dipendenti siano sottoposti ad estenuanti giornate lavorative, i risultati non sempre hanno un buon fine. Per fare degli esempi: se i colleghi che vanno in missione devono attendere mesi per aver riconosciuto quanto dovuto, ed in particolare quanto dagli stessi anticipato, due ipotesi una sola spiegazione: o nella filiera che va dalla sede di lavoro alla DR per la liquidazione ci sta un problema organizzativo o il personale addetto alle operazioni è insufficiente. Delle due una. In entrambi i casi, già abbondantemente segnalati dalla nostra O.S. non vi è stato alcun intervento della DRS per risolvere la questione. Tristemente vero ma è cosi, poco di che vantarsi e molto su cui lavorare ci sentiamo di dire. Accertamenti e controlli non vanno certo meglio. Se un direttore di una DP, possa essere di Palermo, piuttosto che di Ragusa o di Enna, cambia poco, si affida ad una calcolatrice o un foglio Excel per stabilire qual è il numero di verifiche che ciascun funzionario deve effettuare, sempre delle due una: o sbagliato la programmazione, o non bene organizzata l’attività. Abbandonare la matematica spicciola e confrontarsi col sindacato farebbe ottenere di più.
GESTIONE UFFICI
Qui ci rendiamo conto che la materia, oltre che delicata e controversa, è di prioritaria competenza della sede centrale dell’Agenzia, oltre che dell’organo politico, “ma…”.
Gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 37/2015 si sono avvertiti negli uffici periferici con differente intensità. Alcuni uffici sono stati appena sfiorati dal devastante judicum del marzo 2015 altri in maniera più concreta. A tal proposito non è ancora giunta, e siamo certi né giungerà alcuna risposta al nostro quesito del maggio 2015, riguardante un “incarico” assegnato disattendendo gli artt. 17,18 e 19 del vigente CCNI, non previsto dall’organigramma che la stessa Direzione Regionale si è assegnato e quindi da interpretare come meglio (o peggio) si crede. Comprendiamo l’estremo imbarazzo che caratterizzerebbe la risposta alla nostra nota, ma fa specie vedere un Direttore Regionale della Sicilia, sottrarsi a tale semplice, trasparente ed educato atto. Ecco spiegato il “ma….”. Noi c’è ne faremo una ragione, chissà se l’amministrazione farà altrettanto quando si affronterà il salario accessorio del 2015 o comunque nel momento in cui dovrà concretamente prevedere un riconoscimento economico….
Dicevamo degli effetti della sentenza 37/2015. Negli uffici dell’area Territorio, una sola parola può rendere l’idea di quanto si è generato: “ARMAGEDDON”.
Nessun prigioniero, solo vittime, dagli ex incaricati ai polidirettori ad interim, ai lavoratori. Gli unici a giovarne i contribuenti che, a tutt’oggi, collezionano sentenze delle CTP favorevoli ad annullare le cartelle di pagamento (particolare attenzione merita l’ultima della CTR Lombardia). Ciò che si è abbattuto sul’ex Catasto non è di facile comprensione per chi non vive quella realtà, e non solo perché gli uffici si sono ritrovati da un giorno all’altro senza guida, ma soprattutto perché i pochissimi dirigenti di ruolo destinati ad assumere gli interim delle sedi rimaste scoperte, sono prossimi al pensionamento e per di più hanno visto aggravata la propria attività anche dalle difficoltà delle infrastrutture stradali. Un mix esplosivo che non è di facile affrontare in ambito territoriale. Di certo ci aspettavamo un confronto in ambito regionale anche per poter rispondere ai lavoratori che hanno mostrato preoccupazione per il raggiungimento degli obiettivi. Evidentemente del conseguimento del risultato, la DRS sta garantendone il buon fine e di conseguenza ha ritenuto inutile qualsivoglia confronto, o in alternativa si confida sull’autogestione del personale (cosa più probabile). Stiamo sereni!
Un particolare curioso vogliamo riportarvelo.
Dal mese di ottobre del 2014, a fronte delle nostre richieste di totale integrazione tra le due aree c.d. Entrate e Territorio (banca ore, straordinario, buoni pasto mensili anziché bimestrali, autorizzazioni alle missioni più snelle al posto di cervellotiche richieste, mobilità, ove ne ricorrano le condizioni tra gli uffici della stesa amministrazione), da parte della DRS, si sono susseguiti assunzioni di impegni sul giungere ad un accordo a clamorose marcia indietro, a meline degne del miglior catenaccio calcistico. Bene!! giorni fa abbiamo registrato l’enorme stupore da parte di un direttore di una DP, attualmente incaricato a dirigere un UP, quando ha preso atto delle difformità di trattamento di personale facente parte della stessa amministrazione. Lode al Direttore Provinciale!!!
SICUREZZA NEGLI UFFICI
Nota assolutamente dolente. Nel giugno del 2014 abbiamo chiesto alla DP di Palermo il documento valutazione e rischi di cui ogni struttura pubblica dovrebbe obbligatoriamente essere dotata. Se non ne siamo in possesso è lecito immaginare che lo stanno ancora predisponendo. Su questo tema delicato ci aggiorniamo non appena in possesso delle necessarie documentazioni. Di certo vi è l’inadeguatezza delle zone Front-Office e l’assenza di presidio con personale di vigilanza esterna per la maggior parte degli uffici siciliani, siano essi DD.PP. che UU.PP. lasciando al collega di turno (che sbagliando si presta) l’incombenza di presiedere gli accessi.
Quanto riportato in queste pagine (ci scusiamo per la lunghezza, ma tanto ora andate in ferie) non è certamente tutto quello che ci sarebbe da dire, ma uno spaccato di come viene gestita la nostra amministrazione, il personale, i rapporti sindacali e, perché no, l’utenza.
L’unico denominatore comune tra tutti i punti che vi abbiamo evidenziato è: AUTOREFERENZIALITA’ dell’Agenzia.
Su tale presupposto la DRS basa la gestione degli uffici, il rapporto con il personale, con i contribuenti. Avrete notato che non abbiamo menzionato il Sindacato tra i soggetti esclusi dal confronto. Lo abbiamo fatto volutamente e del resto se la presente non è nemmeno indirizzata all’amministrazione un motivo c’è. Adesso, in considerazione di quel problema di udito con cui abbiamo iniziato, cambiamo rotta. Le nostre rivendicazioni li porteremo a conoscenza della Segreteria Nazionale, per l’opportuno inoltro ai vertici dell’Agenzia.
I nostri canali per far sentire all’opinione pubblica quali ricadute negative hanno sui contribuenti le scelte della DRS o quali sono i motivi per cui, come riportato da un’autorevole testata giornalistica specializzata, l’Agenzia delle Entrate è a rischio “default”, saranno quelli mediatici (televisivi e giornalistiche) ed in ultima analisi metteremo a frutto anche la convezione stipulata, anche a favore di tutti gli iscritti, con uno studio legale tra i più noti di Palermo.
Ed ora, buone ferie a tutti.
Il Coordinatore Regionale
Giovanni Di Pisa