Mette in risalto soltanto licenziamenti e provvedimenti disciplinari

 

Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale Uil

Ancora una volta le dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica sono rivolte a mettere in risalto soltanto licenziamenti e provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti pubblici, senza nessun apprezzamento per il lavoro svolto. 

Nonostante il blocco dei contratti, da circa sei anni, del salario individuale e le tante offese ai dipendenti, la macchina pubblica continua a funzionare e solo per merito dei pubblici dipendenti che devono anche lottare con la burocratizzazione e le numerosissime normative, con la mancanza di risorse, con le riduzioni di personale sempre più vaste e spesso devono anche lavorare in ambienti malsani.

Il Ministro sostiene che il dipendente pubblico non può essere considerato “proprietà privata” di questa o quell’altra amministrazione, ma neppure può esserlo della politica e del governo.

Questa continuo rifiutare il confronto con le organizzazioni sindacali è sbagliato e lo dimostrano le alte percentuali di voto che i lavoratori pubblici proprio in questi giorni nelle elezioni delle Rsu stanno raggiungendo recandosi alle urne. I lavoratori pubblici ancora si fidano e si sentono rappresentati dai sindacati.

Per questo continuiamo a chiedere un incontro al Ministro per confrontarci su tutto e, in particolare, sui rinnovi dei contratti.

Roma 5.3.2015