Palermo 07.06.2014
Alla  Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate Sicilia
Area Relazioni Sindacali
Ai  Segretari GAU
Loro sedi

Oggetto: nota prot. 2014/D1/38138/DSG – fruizione permessi legge 104/92

Egregio Direttore, ci è pervenuta la nota in oggetto e riteniamo indispensabile sottoporre alla Sua attenzione le nostre valutazioni in merito, sarebbe addirittura auspicabile aprire un tavolo di confronto sul tema.
La prima valutazione è quella sulla necessità di emanare la nota in parola.
I chiarimenti e le circolari che interpretano i puntuali riferimenti legislativi che normano la fruizione dei permessi sulla Legge  104/92,  hanno  origine  nel  lontano  21  agosto  2008,  con  la  prima  circolare  (n.8)  a  firma  dell’allora  Ministro Brunetta.
Eppure dal 2008 ad oggi, stante le performance della Direzione Regionale, ma anche degli uffici periferici, la fruizione dei permessi. da parte dei colleghi, nel modo più consueto ed ordinario possibile non pare abbia influito negativamente sul raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Ecco dunque il sorgere della perplessità sul bisogno di emanare, oggi, per di più dopo la nota del 13 gennaio 2011, il documento in oggetto. Salvo che non vi siano stati abusi (non crediamo Ella né permetterebbe) o eccessi nelle richieste, la nostra perplessità è forte.
Altra valutazione è quella sulle ricadute di carattere, come dire, “climatico” negli uffici/settori”. Ci rendiamo perfettamente conto che la gestione delle Risorse Umane è una materia estremamente delicata e di certo non  vogliamo  dare  l’impressione  che  i  nostri,  e  quelli  dei  lavoratori  che  rappresentiamo,  siano  banali piagnistei.
Sappiamo  bene cosa  implica  dover  “possibilmente  condividere”  l’eventuale  programma per  la  fruizione  del  permesso Legge 104/92.
Dimostrare  esigenze  improvvise  ed  improcrastinabili di  tutela  e  di  assistenza  della  “persona  in  situazione  di handicap”(terminologia sulla quale sono state opportunamente spese molte righe nella citata circolare n.13/2010), a nostro parere, rischia di divenire motivo di contenziosi che invece andrebbero preventivamente eliminati.
Vorremmo che Ella provasse ad immaginare lo stato d’animo di chi, non solo ha un proprio caro cui dover accudire ma che, per di più, dovrebbe pretendere dallo stesso quasi una programmazione sull’eventuale aggravarsi omigliorarsi dello stato di salute del congiunto.

Un  carico  di  stress  per  il  dipendente  e  per  il  Responsabile  della  struttura  che  non  crediamo  sia  volano  per  ottime prestazioni lavorative di cui la nostra Agenzia necessità per distinguersi agli occhi dell’opinione pubblica.
Del resto, bene si era espresso il firmatario dellacircolare n.8/2008 quando emano che “….quindi dovranno essere date chiare indicazioni ai dipendenti affinché nei limiti del possibilele richieste di permesso siano presentate con congruo anticipo” (singolare che, pur trattandosi dello stesso firmatario, la frase “nei limite del possibile” sia scomparsa nel 2010).
Dunque, per completezza di informazione verso i lavoratori della nostra Agenzia, và precisato che la circolare 13/2010 riporta un passaggio davvero importante a nostro avviso:
“La presente circolare è stata elaborata a seguito di un lavoro istruttorio di confronto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le altre amministrazioni istituzionalmente interessate dalla materia, con l'obiettivo di fornire indicazioni di carattere generale omogenee per il settore del lavoro pubblico e privato. La finalità della presente circolare è quella di  rendere  degli  orientamenti  per  l'interpretazione e  l'applicazione  della  nuova  normativa,  ferme  restando  le autonome  determinazioni  di  ciascuna  amministrazione nell'esercizio  del  proprio  potere  organizzativo  e gestionale”.

Alla luce di tutto ciò si torna alle perplessità iniziali.
Perché emanare una nota da contorni estremamente restrittivi verso quei colleghi che, magari dopo una  notte insonne fuori programma, non possono recarsi un ufficio e pertanto costretti ad effettuare un improvvisa assenza per altrettanto improvvisa necessità di fornire assistenza?

Il dipendente che usufruisce dei permessi legge 104/92 è spesso di conforto al congiunto che assiste.  Forse lo stesso dipendente ne avrebbe bisogno a sua volta.
Non sono forse gli stessi lavoratori che nel corso di questi anni hanno contribuito al raggiungimento degli obbiettivi della nostra amministrazione? Cos’è cambiato?

In questi giorni, come segreteria nazionale siamo impegnati con la Direzione Centrale in un confronto sul tema permessi vari e speciali. Proveremo ad inserire anche la questione permessi per legge 104/92 nella discussione poiché la nostra è sì  una  difesa  di  quei  diritti  onestamente  acquisiti,  e  mai  di  solo  corporativismo,  ma  è  anche  spirito  costruttivo  per  il raggiungimento degli obbiettivi che passa anche attraverso la serenità mentale dei lavoratori.

Questa  segreteria  ha  già  chiesto  un  incontro  sindacale  finalizzato  ad  avere  un’informazione  completa  sul  definitivo accorpamento  dell’ex  DRT,  auspichiamo  che  all’interno  di  tale  seduta  si  possa  serenamente  dialogare  anche  sulla materia in argomento.

Infine,  ma  non  certo  meno  importante,  riteniamo  che la  nota  in  oggetto  avrebbe  dovuto  avere  tra  i  destinatari, quantomeno, la RSU dell’ufficio.
I segretari GAU, valuteranno l’opportunità di informare, nel modo più opportuno, i lavoratori della presente.
Intanto si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
Il Coordinatore Provinciale

Giiovanni Di Pisa