Il Commissario alla Spending Review, Cottarelli, illustra la ricetta contenuta nel decreto Irpef per impedire agli enti pubblici di sforare sull'acquisto di beni e consumi come elettricità, gas, carburanti, telefonia
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 giugno 2014
Il commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, sul suo blog annuncia il suo giro di vite contro gli sprechi della Pubblica amministrazione. Da subito partiranno i controlli della Guardia di finanza e della Ragioneria sulle amministrazioni pubbliche che acquistano a prezzi superiori agli standard Consip (la centrale acquisti per la pubblica amministrazione) alcuni prodotti come elettricità, gas, carburanti, telefonia.
La nuova strategia per restringere le maglie larghe della pubblica amministrazione è delineata nel decreto legge Irpef, che Cottarelli definisce “una riforma radicale del modo con cui la pubblica amministrazione” spende i soldi per i beni e i consumi necessari. In pratica, spiega ancora il commissario, i controlli saranno effettuati anche dall’incrocio di banche dati. L’obiettivo è quello di individuare i settori più “a rischio anche in base alle richieste di ispezione e verifica che il Commissario Straordinario può richiedere”. “Chi non è in regola si adegui rapidamente - avverte Cottarelli nel suo post - ”Il Dl 66 consente in proposito la rinegoziazione dei contratti di acquisti di beni e servizi in essere)”.
L’altro freno sarà rappresentato dall’introduzione dei “prezzi benchmark“. Ovvero prezzi ai quali la Pubblica amministrazione dovrà fare riferimento per i suoi acquisti e che verranno resi pubblici dal ministero dell’Economia entro il 10 luglio. Subito dopo la loro pubblicazione, sottolinea il commissario, “potranno partire i controlli sul rispetto” dei parametri fissati per evitare sforamenti sugli acquisti, e quindi nuovi sprechi.