Il Ministero dell’Interno ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’avvenuto rilascio del nulla osta all’assunzione, da parte dell’amministrazione giudiziaria, come cancellieri, di 48 idonei non vincitori al concorso per 115 posti di assistente amministrativo-contabile presso il Ministero dell’Interno.
Purtroppo dobbiamo riscontrare ancora una volta come l’amministrazione giudiziaria, a differenza delle altre pubbliche amministrazioni e delle altre articolazioni del medesimo Ministero della Giustizia, ove le relazioni sindacali si svolgono nel sostanziale rispetto della legge, abbia ancora una volta omesso di informare le organizzazioni sindacali e, per il loro tramite, i lavoratori in servizio negli uffici centrali e periferici.
Questa continua violazione delle norme, anche di legge, che disciplinano le relazioni sindacali; il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori nelle scelte strategiche dell’amministrazione; la violazione degli accordi sindacali, come quello sulla mobilità sottoscritto nell’ottobre 2012 (ad es. non è stato pubblicato il previsto ultimo interpello nazionale); il mancato passaggio di area degli ausiliari, già finanziato; il pagamento del FUA 2011 e 2012 non ancora completato; la mancata convocazione del tavolo negoziale sul FUA 2013 e 2014, che comporterà l’ennesimo grave ritardo nel pagamenti delle relative ridottissime somme; le disfunzioni organizzative dell’amministrazione centrale, con particolare riferimento al ritardo con cui vengono “licenziati” i provvedimenti della Direzione Generale del personale; una politica degli organici che, come annunciato dal Ministro, programma immissioni nei ruoli di personale proveniente da altre pp aa senza prevedere alcunché per il personale interno che ha sopperito negli anni al depauperamento degli organici ed alle tante riforme realizzate (da ultimo quella della geografia giudiziaria), senza aver fatto alcuna progressione giuridica (unico caso nella pubblica amministrazione) e percependo un salario accessorio da fame, stanno esasperando i lavoratori.
In questa situazione il sindacato confederale avrebbe potuto agevolmente cavalcare la protesta ed invece si è fatto parte diligente elaborando un compiuta proposta di riorganizzazione dell’intero Ministero per discuterla innanzitutto con la parte pubblica. La vicenda del tavolo tecnico sul processo civile telematico è emblematica del negativo atteggiamento che purtroppo stiamo riscontrando: il Ministro parla con tutti tranne che con i propri dipendenti ed i loro rappresentanti. Ci attendiamo una rapida inversione di tendenza, riservandoci l’adozione di ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori.
Distinti saluti
FP CGIL
Nicoletta Grieco
CISL FP
Eugenio Marra
UIL PA
Domenico Amoroso