Il direttore regionale delle dogane per la Sicilia dott. Giuseppe Napoleoni dirigente di
seconda fascia con incarico di prima fascia, con nota prot n. 8324 del 17.04.2014 ha interrotto l’erogazione dei buoni pasto a partire dal mese di maggio p.v. al personale in turno che effettua il lavoro settimanale articolato su cinque giorni, con orario sette ore e dodici minuti.
Il direttore regionale ha invitato gli uffici ad astenersi dall’attribuire i buoni pasto al personale che presta servizio dalle 10:18 alle 18:00, fatto salvo le eventuali determinazioni in ordine a recuperi a seguito della diramazione delle direttive centrali.
Ancora una volta, negli Uffici delle Dogane della Sicilia assistiamo ad una vera e propria crisi di coerenza e compattezza istituzionale. Ancora un episodio, a danno dei lavoratori delle Dogane della Sicilia, che testimonia un progressivo sgretolamento delle norme sulla trasparenza e sulle competenze e rischia di minare il ruolo delle dirigenze regionali come anello di trasmissione tra centro e territorio.
La dissonanza tra i valori e gli obiettivi dell'Agenzia e i fatti che si sono segnalati con la lettera aperta di questa O. S. del 10 settembre 2012 in effetti hanno allarmato i lettori ed anche gli Organi Centrali competenti i quali, pur non avendo dato risposte scritte, sono intervenuti e si sono avute risposte concrete a tutela dei lavoratori.
Con l’episodio, oggetto della presente denuncia, si chiede una maggiore ottemperanza, specialmente da parte di quelle cariche che dovrebbero più di altre incarnare le norme dell'Agenzia stessa e che hanno l'autorità e la responsabilità di renderle esecutive, senza cadere nei dubbi e nelle incertezze che minano la buona amministrazione e creano disagi ai lavoratori ai quali viene tolto un loro diritto.
È per dovere deontologico nei confronti dei lavoratori Siciliani e dell'immagine dell'Agenzia delle Dogane che questa O.S. si oppone e ritiene doveroso segnalare agli Organi Centrali che non è conforme alla normativa vigente l’interpretazione “altalenante” del Direttore Regionale della Sicilia riguardo la soppressione dei buoni pasto al personale in turno pomeridiano.
In merito alla problematica si fa presente quanto segue.
In base alla normativa vigente, art. 98 del CCNL e successive note a chiarimento portate a conoscenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, il dipendente ha titolo all’attribuzione del buono pasto se avente un orario di lavoro settimanale articolato su cinque giorni o su turnazioni di almeno otto ore continuative, a condizione che non possano fruire a titolo gratuito di servizio mensa od altro servizio sostitutivo presso la sede di lavoro. Il buono pasto viene attribuito per la singola giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore, con la relativa pausa prevista dal CCNL, all’interno della quale va consumato il pasto.
Gli Uffici delle Dogane, che a norma della D. Lgs 374/90 devono garantire l’apertura degli uffici da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 18:00 (8:00-14:00 il sabato), previa trattativa sindacale locale, garantiscono le dieci ore di servizio con ricorso ai turni. Infatti, il personale che opta per l’articolazione di lavoro su cinque giorni con orario sette ore e dodici, effettua il servizio settimanale con orario: dalle 8:00 alle 15.42 ovvero, quando è di turno, dalle 10.18 alle 18.00.
Secondo l’interpretazione del direttore regionale, il personale che presta servizio su cinque giorni, con orario 7 ore e dodici minuti, ha diritto al buono pasto se effettua l’orario di lavoro dalle 8:00 alle 15:42 (sette ore e dodici più la pausa pasto di trenta minuti; non ha diritto al buono pasto quando effettua lo stesso orario ma in turno pomeridiano dalla 10:18 alle 18:00 (7 ore e 12 minuti più trenta minuti di pausa pranzo). Lo stesso ritiene che per avere diritto al buono pasto occorre fare il turno di otto ore continuative, è noto che tale affermazione, a norma del CCNL, fa riferimento ad altra tipologia di orario, trattasi del servizio che deve essere effettuato su sette giorni e per 24 ore continuative giornaliere.
Con nota del 26.07.2013 questa O.S. aveva denunciato agli Organi in indirizzo, quanto comunicato dal Direttore del Distretto della Direzione Regionale di Palermo agli Uffici delle Dogane della Sicilia sulla disapplicazione unilaterale degli accordi sindacali a suo tempo stipulatidagli uffici con le OO.SS. ed il mancato rispetto di quanto espressamente previsto dal CCNL , riguardante l’illegittima omessa erogazione dei buoni pasto spettanti ai lavoratori.
In quel caso il Direttore Regionale aveva revocato la sospensione dei buoni pasto; oggi, pur in attesa di determinazioni degli Organi superiori detta la disapplicazione del diritto al buono pasto con decorrenza mese di maggio 2014.
Una domanda sorge spontanea, perché ai lavoratori che effettuano l’orario su cinque giorni con pausa pasto, come da trattativa sindacale, la cui presenza è rilevata dai lettori badge, non spetterebbe il buono pasto a detta del D.R., mentre spetterebbe ai dirigenti in assenza di accertata da lettori badge? visto che non hanno l’obbligo di rilevare la presenza in ufficio.
Anche questa volta, o il D.R. vuole affermare la sua sovranità discrezionale al di là dei diritti e dei doveri già contratti a livello nazionale, o stiamo assistendo ad uno squarcio normativo a discapito dei lavoratori Siciliani e dell'Agenzia tutta. Egli si pronuncia pur essendo in attesa delle determinazioni centrali.
Ciò, come detto in precedenza, oscura le stesse norme di trasparenza di cui si fregia l'Agenzia, condiscendere a una tale arbitrarietà da parte delle dirigenze regionali rischia di danneggiare non solo i rapporti tra sindacati ed amministrazione, ma anche quei principi di fiducia e trasparenza che sottengono alla collaborazione tra uffici locali e uffici centrali. È tempo di ponderare poteri e posizioni.
È con questo spirito che si chiede agli Organi Centrali di prendere adeguati provvedimenti e si invitano i Ministri, cui la presente è diretta per conoscenza, a tutelare i lavoratori di tutte le pubbliche amministrazioni affinché usufruiscano di pari diritti e dignità.
Il Segretario Regionale
Andrea Mangraviti