Roma, 7 maggio 2014

E’ opinione diffusa e condivisa che la giustizia costituisce una delle emergenze del Paese. La lunghezza dei processi, civili e penali, ed il sovraffollamento delle carceri, infatti, costituiscono solo la punta di un iceberg le cui dimensioni diventano sempre più grandi ed allarmanti.

Da tempo ci stiamo interrogando sulle problematiche della giustizia, a partire da quelle del lavoro, ossia dalla condizione delle migliaia di persone che quotidianamente operano negli uffici giudiziari, nelle strutture penitenziarie, anche minorili, e negli archivi notarili i quali erogano un servizio che, ad onta dell’impegno profuso dai lavoratori, è quasi sempre al di sotto degli standards dei paesi occidentali per le gravi carenze di risorse materiali ed umane e per pesanti deficit organizzativi.

Il risultato di questo dibattito è stato il progetto di riforma del Ministero della giustizia, che è stato approvato dall’attivo nazionale unitario di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa che si svolto a Roma lo scorso 7 marzo. Tale progetto non è una generica piattaforma sindacale rivendicativa, pur legittima, in favore dei lavoratori della giustizia ma è un dettagliato programma di riforma di tutti i settori del Ministero, a partire dal giudiziario e dal penitenziario, che fa dei lavoratori, e della loro valorizzazione, il volano della ripresa e dello sviluppo dell’intera amministrazione della giustizia.

Il progetto, di cui alleghiamo copia, è certamente ambizioso e richiede, tra l’altro, anche delle modifiche alle vigenti leggi, non solo processuali.

Il sommo interesse del Paese rende non più procrastinabile la soluzione della “questione giustizia” perché una giustizia che non funziona pregiudica lo sviluppo del Paese stesso. Per tale motivo riteniamo utile avviare un confronto con le forze politiche presenti in Parlamento sui contenuti della nostra proposta e sulle delicate questioni ad essa sottese.

Certi di un positivo riscontro, porgiamo distinti saluti

FP CGIL     Salvatore Chiaramonte                                                                                                                                         

CISL FP    Paolo Bonomo 

UIL PA      Nicola Turco