18/04/2014 | Sindacato.
Questa riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti è la terapia migliore per far riprendere un po' i consumi, la produzione e l'occupazione. Ne avrebbero avuto diritto anche i pensionati perché le pensioni in Italia sono diminuite da molti anni.
Il prossimo passo è fare in modo che ci sia una politica industriale, cioè una serie di scelte che favoriscano gli investimenti nelle imprese, soprattutto industriali. Poi bisogna rivalutare le pensioni e continuare con una seria riduzione dei costi della politica, a cominciare dall'accorpamento delle imprese degli enti locali.
Gli stipendi degli impiegati sono diminuiti per il blocco dei contratti: bisogna invertire la tendenza, rinnovare i contratti e limitare la crescita degli stipendi dei dirigenti soprattutto di quelli di prima fascia.
Hanno fatto bene a ridurre da otto a cinque volte la possibilità di reiterare i contratti a termine: non è vero che cosìsi mette in discussione la flessibilità.
Anche la Francia e la Spagna hanno fatto slittare il momento del raggiungimento del pareggio di bilancio. L'accusa che ci veniva fatta, ora è priva di fondamento: le riforme le stiamo facendo.
È normale che ci sia una flessibilità nel raggiungimento del pareggio del bilancio. Questa ortodossia monetarista francamente ha già provocato abbastanza guai: bisogna essere rigorosi, ma non cretini.
Ufficio stampa Uil