ROMA - Cinquecentomila euro sottratti all’Ugl e finiti sui conti personali del segretario generale Giovanni Centrella e di sua moglie Patrizia Lepore. Denaro usato per comprare orologi e abiti griffati, gioielli e borse, ma anche per fare la spesa al supermercato.I due, insieme alla coordinatrice della segreteria generale Laura De Rosa, sono finiti sul registro degli indagati per associazione a delinquere e appropriazione indebita aggravata. Sono questi i reati ipotizzati dalla procura di Roma, che indaga sull’indebito utilizzo dei fondi dell’Unione generale del lavoro: fondi che sarebbero finiti a Centrella e consorte attraverso attraverso bonifici, prelievo di contanti e ricariche di carte.
Sotto accusa la gestione Centrella
L’inchiesta è stata avviata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Stefano Pesci sulla base di una comunicazione del 2012 dell’Uif (Unità di informazione finanziaria di Bankitalia),che a sua volta aveva ricevuto alcune segnalazioni di operazioni sospette. Martedì mattina sono scattate le perquisizioni: il Nucleo valutario della Finanza, guidato dal generale Giuseppe Bottillo, ha setacciato per ore gli uffici del sindacato in via Margutta e le abitazioni di Centrella e De Rosa, sequestrando documenti che saranno analizzati nei prossimi giorni.
Scelto da Polverini
Originario di Prata di Principato Ultra, in provincia di Avellino, classe ‘65, Centrella è segretario generale dell’Ugl dal 29 maggio 2010: una nomina arrivata in seguito alle dimissioni di Renata Polverini, che aveva lasciato per candidarsi alla presidenza della regione Lazio. Era stata la futura deputata di Forza Italia a indicare il nome di Centrella, all’epoca segretario nazionale dei metalmeccanici, «quale suo successore per l’impegno dimostrato in questi anni e per i rilevanti risultati ottenuti nel corso della sua attività sindacale».
La difesa su Twitter
La prima difesa dalle accuse Centrella la affida a Twitter: «Siamo a disposizione della magistratura, ma è tutto assolutamente tracciabile. Non abbiamo nulla da nascondere». Gli fa eco il suo avvocato, Irma Conti: «Siamo pronti a dimostrare che non c’è nulla di irregolare. Per quanto riguarda i bonifici oggetto di contestazione, si tratta dello stipendio mensile della moglie» del sindacalista. Di questa versione dovranno essere convinti gli inquirenti, che Centrella - annuncia - incontrerà alle 16.