I contratti fermi da cinque anni vanno rinnovati

 

Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale UIL

 

L’Aran, con il suo rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, afferma quello che, come UIL, solleviamo da tempo: il problema del blocco del salario nella Pubblica Amministrazione tutta non è più sostenibile e i contratti, fermi da circa cinque anni, vanno rinnovati.

 

Noi siamo convinti che vi siano anche squilibri nella distribuzione del personale e siamo dell’idea che sarebbe necessario, come suggerisce la stessa Aran, analizzare i reali fabbisogni e fornire incentivi per favorire la mobilità, invece di parlare genericamente di esuberi.

 

Per quanto riguarda la possibilità di esodi con prepensionamenti per favorire nuova occupazione, abbiamo già sostenuto come Uil di essere favorevoli, ma abbiamo anche dichiarato che queste misure dovrebbero riguardare anche i settori privati per evitare che ci sia diversità di trattamento, in particolare per gli esodati, e che i pubblici dipendenti possano essere accusati di avere un regime differenziato.

 

Nella Pubblica Amministrazione c’è l’esigenza di nuova occupazione, altrimenti non ci sarebbero tanti precari e consulenze il che significa, per i primi, un vero e proprio sfruttamento e, per le seconde, uno spreco di risorse.

 

Siamo convinti che sia necessario, infine, in un momento di crisi, recuperare il ruolo essenziale delle amministrazioni pubbliche e contemporaneamente valorizzare e qualificare chi ci lavora. Noi sosterremo tutti i cambiamenti o le riforme che vanno in questo senso.   

 

Roma, 31 marzo 2014