(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "A quanto ci risulta, in base alle ultime rilevazioni, il numero dei detenuti complessivo è sceso intorno a 60 mila e quelli dei detenuti che in cella dispongono di spazi inferiori ai 3 metri quadri è sceso a 2.500-3.000". E' quanto riferisce il segretario della Uilpa penitenzi Eugenio Sarno. La superficie di almeno tre metri quadri a persona è il requisito minimo chiesto dalla Corte dei diritti dell'Uomo di Strasburgo perché non si configuri il trattamento inumano e degradante, con la violazione dell'art. 3 della Convenzione dei diritti umani. Proprio il mancato rispetto di questo parametro è una delle cause centrali per cui Strasburgo ha condannato l'Italia nel gennaio 2013 per il sovraffollamento delle carceri: la sentenza riguardava il caso di sette carcerati detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza, che l'Italia ha dovuto risarcire versando centomila euro, ma più in generale chiedeva all'Italia rimedi strutturali, imponendole un termine per adeguarsi che scadrà il 25 maggio, mentre ad oggi sono tremila per cause pendenti per motivi analoghi a quelli che hanno motivato la condanna che sono state "congelate" dalla Corte in attesa delle risposte dell'Italia. Il ministero della Giustizia e il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria stanno mettendo a punto un pacchetto di misure e dati sulla popolazione carceraria e sugli spazi a disposizione dei detenuti che lunedì e martedì prossimi il guardasigilli Andrea Orlando porterà a Strasburgo. "Nelle prossime ore - aggiunge Sarno - chiederò al ministro un incontro, non solo per invitarlo al nostro congresso di ottobre, ma anche per sollecitare la convocazione di un confronto con i rappresentanti dei sindacati di polizia penitenziaria e per riferirgli le nostre preoccupazioni sul ddl sulle pene alternativi, che così com'è rischia di non avere alcun impatto sugli ingressi in carcere, perché necessita di una revisione dei massimi delle peni edittali". (ANSA).