Con la prossima busta paga i lavoratori dipendenti e i pensionati avranno l'amara sorpresa di dover pagare mediamente 97 euro complessivi tra saldo e acconto dell'Irpef sia regionale sia comunale, pari al 29,3% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E' quanto emerge da uno studio della Uil secondo cui, in particolare, per l'Irpef regionale si pagheranno mediamente 59 euro, a fronte dei 49 euro del 2013 (+ 20,4%), mentre per quella comunale si spenderanno 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+ 46,1%). “Gli acconti per l'Irpef regionale e comunale", spiega Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, "sono gravati dagli aumenti apportati da alcune regioni per quest'anno, ma soprattutto, per quanto riguarda l'Irpef comunale, ci sarà l'effetto degli aumenti di aliquota decisi dai comuni lo scorso anno.
Infatti, per quanto riguarda l'Irpef comunale, lo scorso anno, su 6.707 comuni che hanno applicato la maggiorazione dell'imposta, ben 1.443 municipi (il 21,5%) hanno aumentato l'aliquota. Mentre", continua Loy, "per l'Irpef regionale 2014, quattro regioni (Piemonte, Liguria, Lazio e Umbria) hanno aumentato l'aliquota, arrivando, come nel caso del Lazio, all'aliquota massima consentita del 2,33%". Nelle grandi città come Roma l'acconto e il saldo peseranno mediamente 139 euro (83 euro per l'Irpef regionale e 56 euro per quella comunale); a Torino 126 euro (76 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Napoli 123 euro (73 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale); a Genova 115 euro (65 euro per l'Irpef regionale e 50 euro per quella comunale). A Milano si pagheranno mediamente 107 euro (57 euro per l'Irpef regionale e 50 per quella comunale) e si faranno sentire l'aumento dell'aliquota decisa dal comune e la riduzione delle agevolazioni per i redditi sotto i 33.500.