L’Esecutivo nazionale della Uil, nella funzione di Commissione tesi, ha dato, oggi, il via libera alla redazione del testo definitivo delle tesi per il XVI Congresso nazionale che, come è noto, si svolgerà a Roma dal 19 al 21 novembre.
Dal documento è emersa la centralità della riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni come strategia per la crescita del Paese. In particolare, è stato ribadito che una riduzione dell’Irap non sarebbe funzionale a tale obiettivo e, peraltro, non consentirebbe alle imprese in difficoltà di uscire dalla loro condizione. Viceversa, una riduzione dell’Irpef in busta paga per i redditi bassi, pari a circa 100 euro lordi in più al mese, si trasformerebbe in un incentivo ai consumi, con riflessi positivi sulla produzione e sull’occupazione. Ecco perché l’Esecutivo nazionale ha preso favorevolmente atto della disponibilità espressa, in tal senso, dal Presidente del Consiglio che, in questo modo, ha fatto propria una storica rivendicazione della Uil. Se il Consiglio dei ministri di mercoledì varasse davvero questo provvedimento, potremmo sostenere di essere sulla strada giusta.
Viceversa, saremmo costretti a constatare la mancanza di coerenza con le proposte enunciate. Su questo specifico punto, se i fatti confermassero le anticipazioni, la Uil non riterrebbe necessario alcun confronto tra parti sociali e Governo, poiché ciò che conta è che si risolvano i problemi dei lavoratori e dei pensionati nella direzione suggerita da lunghi anni a questa parte.
L’Esecutivo nazionale considera, inoltre, molto positiva la decisione del Presidente del Consiglio di avviare un’incisiva, profonda ed efficace riforma della burocrazia - sabbia negli ingranaggi della crescita - e di procedere all’eliminazione delle Province.
Anche in questo caso, si tratta di battaglie che, da lungo tempo, vedono la Uil in prima linea. Per dare più forza a questo progetto di razionalizzazione della spesa, ci permettiamo di suggerire al Presidente di prevedere anche un accorpamento delle società pubbliche locali e dei Comuni, al di sotto di una certa soglia di abitanti, oltre a provvedere al drastico ridimensionamento delle stazioni appaltanti.