Egregio Direttore,

abbiamo salutato il suo arrivo positivamente, pensando che avrebbe lavorato in sinergia con tutti i lavoratori e il sindacato, ma aimè questi primi atti decisionali potrebbero fare sorgere qualche perplessità.

Come primo atto ha proposto alla Direzione Regionale la soppressione del team delocalizzato di Milazzo, sebbene lo stesso avesse raggiunto gli obiettivi numerici e monetari. Naturalmente verso tale eliminazione abbiamo espresso le nostre perplessità e il nostro dissenso rispetto alla scelta dell’amministrazione, che ci è sembrata più orientata all’abbattimento dei costi gestionali che alla proficuità dell’azione accertatrice ed al servizio reso ai cittadini, disattendendo, in tal modo, le aspettative dei lavoratori che avevano dimostrato un impegno assoluto oltre la loro naturale capacità.

Questa scelta per l’Ufficio Controlli è stata miope e svantaggiosa, in quanto togliere personale che ha dimostrato con impegno di sapere lavorare bene, anche grazie al capo team che è stato capace di gestire al meglio le risorse a sua disposizione, ha comportato la diminuzione di personale al controllo con la conseguenza di doverlo integrare con altro personale proveniente dall’Ufficio Territoriale di Messina creando allo stesso ulteriori difficoltà a quelle esistenti.

Prima dell’attivazione delle procedure di interpello previsti ex art 18 CCNI ha “dimissionato” i capi team dell’area controllo che erano stati prorogati e che avevano raggiunto gli obiettivi, nell’attesa dell’espletamento della nuova procedura, senza giustificato motivo a parere della scrivente, demotivando gli interessati e costringendo gli stessi ad una valutazione dei fatti con conseguente rinuncia da parte di due di essi a partecipare alla procedura di interpello con grave perdita per DP di Messina.

Nonostante tale comportamento come O.S. non abbiamo detto alcunché e abbiamo atteso l’espletamento delle procedure di interpello. Ora che quasi tutto è stato fatto e che si è delineata la nuova organizzazione dell’Ufficio Controlli per quanto attiene la nomina dei capi team, e non ancora dell’assegnazione del personale, siamo in grado di fare qualche considerazione. Fermo restando che avremmo preferito avere l’informazione di un atto di organizzazione dell’ufficio completo, anche per la parte che riguarda la nomina del capo area dell’Ufficio Territoriale di Messina e dei relativi capi team posti ad interpello delle sedi degli Uffici Territoriali.

A seguito della procedura di interpello abbiamo potuto verificare come siano stati “puniti”alcuni dei capi team che nel 2013 hanno raggiunto gli obiettivi, o con la mancata riconferma o con l’assegnazione ad un team delocalizzato a circa 100 KM di distanza dalla DP di Messina.

Da ciò si evince come sia stato azzerato quanto di positivo era emerso dall’attività 2013. Il capo team che aveva dimostrato la capacità di gestire non solo quello che gli era stato assegnato ma ad interim anche quello delocalizzato conseguendo ottimi risultati in termini qualitativi e monetari (appare superfluo evidenziare che non si incassa se gli accertamenti fatti non sono di qualità), gli è stato offerto il team di S. Agata di Militello.

II collega, avanti con l’età e senza rimborso di spese, si è visto costretto a dare le dimissioni. Tra l’altro va evidenziato che l’incarico di “riassegnazione” dal team con sede a Messina al team delocalizzato di S. Agata è stato fatto con una procedura inusuale e priva di trasparenza, posto che l’incarico non era in scadenza e la procedura di interpello a cui in precedenza aveva partecipato era per la sede di Messina.

Abbiamo ragione di temere che la mancanza di nomina del capo team al team de localizzato di S.Agata di Militello sia il preludio per la sua chiusura, con gravi conseguenze per i lavoratori che vi risultano assegnati.

Inoltre, appare assolutamente umiliante e dequalificante per i lavoratori non promuovere chi, seppur dimissionario, si è dimostrato pronto a riprendere con assoluto impegno le attività in itinere, con il conseguimento degli obiettivi assegnati.

Nella gestione di questa parte di riorganizzazione della DP di Messina è apparsa chiara la sua volontà nell’assegnazione degli incarichi che è stata quella di “rottamare” funzionari validi , ma avanti con l’età, per cui si potrebbe configurare una “discriminazione in base all’età”, nei confronti di questi colleghi che hanno sempre lavorato con impegno ed hanno sempre avuto il senso dell’appartenenza all’Agenzia. Ci auguriamo che ciò non si verifichi anche per l’assegnazione del personale ai diversi team. La distribuzione degli incarichi ci è sembrata ispirata agli indirizzi del manuale Cencelli, e tutto questo ci sembra di una tristezza inaudita perché si rischia di procurare danni sia ai lavoratori che alla DP di Messina, a maggior ragione se si dovesse seguire la stessa linea di condotta per la distribuzione del personale ai team.

Vorremmo dirle che non possono essere spostati sempre e solo alcuni lavoratori dopo due anni di assegnazione a quelle lavorazioni e costretti a dovere impararne altre nuove con sacrificio, considerato anche l’avanzamento dell’età, e di valutare gli spostamenti dei dipendenti tenuto conto della loro inclinazione, professionalità acquisita e capacità produttiva, cercando di organizzare le risorse umane in modo tale da evitare di creare disagi, criticità e conflitti che si possono risolvere con una buona collaborazione tra la dirigenza e i lavoratori. Ciò che rileva per la nostra organizzazione è che l’amministrazione ottenga buoni risultati in termini di produttività e i lavoratori siano contenti. Questo è un principio sposato anche dall’Agenzia che vuole che all’interno degli uffici si crei un buon clima nelle sedi di lavoro.

In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo dove il nostro contratto è fermo da alcuni anni, non c’è turnover, i dipendenti sono avanti con l’età e sono stanchi, lei può svolgere un ruolo positivo di stimolo e di motivazione per i lavoratori.

La Nostra Organizzazione ha sempre svolto un ruolo propositivo in tutte le sedi di confronto con l’Agenzia e cercheremo di farlo sempre, ma sapere che negli ultimi tempi nella DP di Messina si è creato un clima pesante, dove alcuni lavoratori hanno avuto qualche problema pressorio legato allo stress lavoro-correlato ci preoccupa.

Abbiamo appreso della riunione indetta per l’11 p.v., e a nostro modesto avviso sarebbe stato più opportuno che tale convocazione fosse stata un’esigenza dell’Agenzia per instaurare un sereno e costruttivo confronto con le OO.SS., nell’interesse dei lavoratori e dell’amministrazione, e non una scelta scaturita da una richiesta formulata da una organizzazione sindacale.

L’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.

Responsabile Coordinamento Provinciale

UILPA Agenzia delle Entrate Messina

Alda Iudicelli