Ennesimo incontro sulla chiusura degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, ennesima manifestazione del nostro totale dissenso sull’operazione, figlia della “spending review”,

Anche se Il Direttore Regionale ha fatto presente che “è stata la legge Nazionale a decidere su che cosa doveva concretizzarsi il risparmio, non è stata una scelta discrezionale della Direzione Regionale” di fatto il nostro interlocutore istituzionale rimane la DRE e, quindi, al tavolo Regionale noi manifestiamo le nostre perplessità che, per ‘altro, non sono poche.

Sappiamo bene che quanto oggi discusso per gli uffici di Licata, Lentini, Cefalù, Nicosia e Patti, possa essere valido domani per altri uffici.

Oggi, come UIL-PA, abbiamo chiaramente detto all’Amministrazione che, con la massima responsabilità che il nostro incarico ci impone, intendiamo fare di tutto affinché la famigerata razionalizzazione della spesa non avvenga sulla pelle dei lavoratori e tramite i sacrifici degli stessi e delle loro famiglie.

A fronte di un parametro stringente come quello delle c.d. “sedi passive” siamo fortemente contrari all’impostazione che l’Agenzia si sta dando per far si che l’ufficio periferico possa rimane aperto.

Non solo si chiede ai comuni di approntare i locali, dove l’Agenzia possa esercitare le proprie attività, ma anche di farsi carico di tutte le spese ordinarie, delle utenze ecc. ecc..

Un “aut aut” a dir poco inusuale che sembra confermare a tutti gli effetti che i giochi siano ormai fatti, almeno per chi nella trattativa recita la parte del leone. Gli agnelli non sono certo i rappresentanti sindacali né i lavoratori ma piuttosto i cittadini. E noi come sindacato Confederale non possiamo permetterlo.

Siamo assolutamente convinti che questo non è un metodo finalizzato a tenere aperti gli uffici, ma un preciso sistema per chiuderli definitivamente.

Non ci stiamo e, con assoluta determinazione, faremo tutti i passi necessari per impedire che ciò avvenga.

Abbiamo con decisone richiesto che si possa svolgere una Conferenza di Servizio, cui partecipino, ovviamente, l’Agenzia delle Entrate, gli Enti Locali, le associazioni dei Consumatori, gli Ordini Professionali, ed ovviamente i Rappresentanti dei lavoratori.

Come UIL-PA abbiamo specificatamente fatto presente che non esiste alcuna norma legislativa che prevede che le utenze, le spese condominiali ed ordinarie siano a carico dello stesso Ente che eventualmente mette a disposizione i locali.

Questa logica messa in campo dall’Agenzia delle Entrate riteniamo sia sbagliata e la UIL-PA non si stancherà mai di disapprovarla e contrastarla.

I nostri punti fermi sono:

- Un’istituzione come l’Agenzia delle Entrate non può essere assente sul territorio, i nostri presidi non devono arretrare dando campo libero all’evasione fiscale e facendo sentire meno la presenza dello Stato nelle provincie;

- Non possiamo chiedere ai cittadini, che ricordiamo oggi più che mai, vedono nel fisco e nei lavoratori delle Agenzie Fiscali dei nemici, di affrontare disagi spostandosi da un comune all’altro, specie in una realtà come quella siciliana scarsamente dotata di infrastrutture e collegamenti stradali oltre che di mezzi pubblici;

- E non ultimo, ripetiamo, non possono, ne devono essere i lavoratori a ridurre la spesa pubblica. I risparmi vanno cercati all’esterno. Essi si creano abolendo le milionarie consulenze esterne, lottando seriamente l’evasione e l’elusione fiscale, ed a proposito delle logica sulla chiusura degli uffici l’esempio della chiusura dell’ufficio di Patti è emblematico.

Chiudere un ufficio di una città che è sede di Tribunale, di Procura, di Archivio Notarile, di collegio e degli Ordini professionali è emblematico.

Ci chiediamo se, davanti ad una norma fatta a tavolino, l’Agenzia delle Entrate intende fare qualcosa o semplicemente abdicare il buon senso in favore di un ossequio all’organo politico.

Adesso, in considerazione dell’avvicinarsi della data di chiusura dell’ufficio di Cefalù (14.04.2014) auspichiamo un immediato incontro specifico sui criteri che saranno adottati per il trasferimento del personale di quell’ufficio.

Siamo sempre più determinati ad andare fino in fondo e su questo possiamo anche contare sul supporto, non indifferente, della Segreteria Nazionale UIL-PA che, dietro nostra richiesta, sta supervisionando non solo la questione ma più in generale l’aspetto che riguarda la relazioni sindacali in Sicilia.