A tutto il personale
A seguito della richiesta d’incontro formulata dal fronte sindacale, dopo l’increscioso episodio di violenza avvenuto all’interno della DP di Palermo, la Dirigenza ci ha convocati, in data odierna, inserendo nell’o.d.g. dei lavori anche aspetti di natura squisitamente organizzativa (protocollo, certificati carichi pendenti ecce cc..)
L’azione di prevenzione agli atti di violenza, proveniente dall’utenza esterna, proposta dalla Dirigenza si riduce “alla diminuzione dei tempo di attesa”.
Un modo di affrontare il problema della sicurezza dei lavoratori che definire “pallido” è un eufemismo.
Tutto il fronte sindacale si è dichiarato contrario all’impostazione che il Direttore della DP voleva dare al tema. Non si può accettare che passi il messaggio che più ci prodighiamo nell’evadere le istanze dell’utenza meno rischi si corrono. Non ci stiamo.
Come UIL, abbiamo con forza e con toni decisi espresso la nostra netta posizione al riguardo: Vigilanza esterna armata.
Su questo punto la nostra linea è chiara e ferma e non indietreggerà, tanto che abbiamo chiesto che, sin da subito, di fare in modo che la stessa ditta. attualmente addetta al controllo degli accessi, svolga azione di presidio all’interno della sala front-office.
A fronte delle titubanze della Dirigenza, di una pressoché totale assenza di risposte, sia sull’aspetto della spesa, sia contrattuale, sia della logistica, abbiamo ritenuto indispensabile ed urgente chiedere di spostare il negoziato al tavolo Regionale, facendo pervenire in DR il verbale odierno della riunione, dove si possa discutere di prevenzione seria e di adeguata tutela della sicurezza del personale,(non certo le videocamere, peraltro già malfunzionanti) fermo restando le responsabilità civili e penali del Direttore della DP su eventuali danni subiti dai lavoratori.
Ci chiediamo a cosa serve essere convocati se poi non ci vengono fornite le necessarie risposte, che comunque avremo e che possono, e devono andare in una sola direzione: la salvaguardia dell’integrità psico-fisica di tutti i lavoratori della DP di Palermo.
Per quanto riguarda l’altro punto, ossia, gli aspetti di natura prettamente organizzativa, dopo aver assistito “live” ad un confronto all’interno della stessa parte pubblica, che ci ha voluto rendere partecipi delle loro stesse contraddizioni interne, come UIL-PA, ci siamo rifiutati di “chiacchierare” su questo tema, rendendoci invece disponibili a farlo solo ed esclusivamente dopo che ci verrà prospettato un piano organico e complessivo di come si intende organizzare l’ufficio.
Spacchettare i servizi, un po’ qua ed un po’ là senza tener conto che oltre l’efficienza, (che di certo fino a questo momento non manca) dietro le attività, ci sono esseri umani con i propri problemi e le legittime aspettative di lavoratori onesti e dediti al lavoro è una politica che non ci appartiene e che contrasteremo fino in fondo.
Rimaniamo, pertanto, in attesa di un confronto dai connotati meglio definiti che ci possa mettere nelle condizioni di contribuire al miglioramento della macchina amministrativa ma soprattutto della vita lavorativa di ciascun dipendente .
Continueremo a tenervi aggiornati.
Alfonso Farruggia Giovanni Di Pisa