Necessario un cambio radicale del modello economico di austerity

DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

Finalmente il Pil italiano cresce, anche se dai dati si evince che, rispetto al 2012, complessivamente è diminuito ed è un incremento inferiore alle aspettative.

Naturalmente c’è bisogno, ancora di più in questa fase, di politiche economiche che producano sviluppo ed occupazione per avere realmente un’inversione di tendenza. Troppi fattori economici, produttivi, occupazionali e sociali sono ancora da modificare.

Le nostre proposte ci sono e sono state esposte in più di un’occasione e le richiederemo con forza anche al nuovo governo.   

È necessario un cambio radicale del modello economico di austerity: non si può aspettare ancora. Solo con buone politiche attive in grado di far diminuire la disoccupazione e con un fisco più giusto, sia nei confronti dei redditi da lavoro dipendente sia di quelli da pensione, oltre ad un più rigoroso impegno nel contrastare l’evasione, si potrà uscire dalla pesante situazione in cui ci troviamo a seguito della crisi.

Bisognerebbe intervenire per sostenere le imprese con la possibilità di un accesso al credito più facile e con investimenti di risorse per finanziare infrastrutture, ricerca e innovazione e garantire occupazione.       

Infine, si fa più impellente l’esigenza di aumentare i consumi e il potere di acquisto degli italiani, lavoratori e pensionati. In tal senso, la Uil ritiene che la riduzione delle tasse sul lavoro debba costituire il perno della politica economica. Bisogna, inoltre, aumentare salari e pensioni e rinnovare, immediatamente i contratti fermi da molti anni, in particolare nel pubblico impiego. Senza queste misure, la nostra economia non si risolleverà.

Roma 14.2.2014