Martedì, 11 Febbraio 2014

A seguito del vuoto istituzionale venutosi in questi giorni a determinare, anche la politica e il sistema dell’informazione sembrano essersi accorti che il più grande Ente previdenziale del Paese continua ad avere moltissimi problemi da risolvere.

CGIL, CISL e UIL di categoria evidenziano la necessità di un cambiamento radicale nelle strategie di Ente sin dal dicembre del 2011, ovvero da quando il legislatore ha deciso la soppressione e l’incorporazione di INPDAP ed ENPALS in INPS.

Abbiamo chiesto, sin dall’inizio, di poterci confrontare su un concreto Piano Industriale che delineasse il nuovo assetto dei servizi ai cittadini e alle imprese, i conseguenti obiettivi strategici e le misure organizzative per attuarli, un piano straordinario di valorizzazione del ruolo e della professionalità dei lavoratori che tali obiettivi e servizi devono assicurare.

Le risposte dell’Ente sono spesso state insoddisfacenti e tra loro contraddittorie. Infatti, mentre, da un lato, non si è ancora pervenuti alla definizione di un progetto organico di sviluppo dell’Ente, dall’altro, si è dato avvio, in attuazione della spending review, a decisi interventi di taglio lineare alle risorse economiche e funzionali.

Il Governo prenda finalmente atto della grave situazione che nel tempo si è venuta a determinare e individui subito un commissario cui affidare il compito di guidare l’INPS verso un nuovo modello di governance in grado, fra l’altro, di assicurare maggiori livelli di partecipazione a lavoratori e imprese e di rendere più brevi i tempi di perfezionamento dei processi decisionali.  
Il più grande Ente del Welfare del Paese non può restare senza il pieno funzionamento dei suoi organi.

Pensionati, lavoratori e imprese si aspettano che l’INPS continui ad assicurare loro risposte adeguate e non hanno di certo bisogno che si diffondano voci su presunti nuovi tagli alle  retribuzioni o su nuove riduzioni del personale dell’Istituto.
CGIL CISL UIL che, nel recente passato, hanno già chiamato i lavoratori dell’INPS alla mobilitazione per contrastare i ripetuti attacchi alle loro condizioni professionali e retributive, ribadiscono sin d’ora al Governo la loro volontà di continuare a diciamo sin d’ora difenderne, con tutta la necessaria determinazione, dignità e impegno. 
Al Governo chiediamo l’immediata assunzione di atti adeguati alla gravità dei problemi, un vero coinvolgimento delle OO.SS sul futuro dell’INPS, un investimento sui servizi e sui lavoratori che ne hanno sinora reso possibile l’erogazione, con qualità ed efficacia da tutti riconosciute.

Roma, 10 febbraio 2014