La Croce Rossa Italiana potrà chiedere un prestito di 150 milioni alla Cdp, che dovrà restituire in 30 anni. E' una delle proposte contenute nel secondo pacchetto di emendamenti al decreto legge per lo sblocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, depositato in commissione Bilancio della Camera dai relatori, Marco Causi (Pd) e Maurizio Bernardo (Pdl). La norma prevede che la Cri potrà presentare, entro il 30 giugno del 2013, "un'istanza di accesso ad anticipazione di liquidità nel limite di 150 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti".

La Croce rossa dovrà fornire idonee garanzie a valere sugli immobili e avrà fino a 30 anni di tempo per restituire il prestito. Una seconda proposta di modifica presentata dai relatori prevede che la nota di aggiornamento del Def 2013, sarà accompagnata da una "relazione sull'attuazione" del decreto legge. Nella proposta di modifica si precisa che il documento dovrà "dare conto dei pagamenti effettuati e degli esiti dell'attività di ricognizione dei debito".

Nella relazione dovranno essere, infine, indicate le iniziative da assumere con la legge di stabilità 2014, necessarie a completare il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche. Una terza proposta di modifica prevede che i pagamenti effettuati nei confronti degli enti, società e agenzie o organismi a partecipazione pubblica, per la gestione in house, vengano destinati "prioritariamente al pagamento dei debiti" contratti dalle stesse.

I lavori della commissione si sono fermati ieri alle 23,00 e riprenderanno lunedì mattina; la seduta inizialmente prevista per oggi è stata cancellata in seguito alla richiesta fatta dal sottosegretario al ministero dell'Economia, Pier Paolo Baretta, di concedere più tempo al governo per "svolgere gli approfondimenti finalizzati all'espressione di tutti i pareri" sugli emendamenti. Sono ancora attese le proposte di modifica dei relatori che dovranno sciogliere i nodi principali del provvedimento: le compensazioni tra debiti fiscali e crediti delle imprese, la formula del silenzio assenso per la certificazione dei crediti e la possibilità di cedere il credito alla Cdp.