Riteniamo che su questi temi sia urgente incontro con nuovo Governo.

 

Dichiarazione di Antonio Foccillo, segretario confederale Uil

 

Per la UIL, le previsioni di crescita della BCE potrebbero essere smentite se si continua con l’irrigidimento di politiche rivolte essenzialmente al risanamento attraverso ulteriori restrizioni e tagli.

Bisognerebbe, invece, impostare una politica economica rivolta allo sviluppo con modifiche dei trattati Europei per favorire gli investimenti e con azioni che siano frutto di un maggior coordinamento in ambito europeo.

Bisogna uscire da questa spirale negativa e aggredire la crisi con politiche non recessive e con investimenti pubblici che vengano esclusi dal rapporto deficit/pil, soluzione ipotizzata da molti paesi Europei.

Dovrà essere avviato un vero piano di rilancio dei consumi e di difesa del potere d’acquisto dei salari e degli stipendi dei lavoratori italiani, attraverso una ormai improcrastinabile riforma fiscale che abbia come obiettivo la crescita del Paese.

Sarebbe ora, anche, di intraprendere una programmazione economica e produttiva per decidere politiche attive che ridistribuiscano liquidità alle fasce più deboli della popolazione e attivino percorsi virtuosi di investimento nella ricerca e nelle infrastrutture, perché divengano volano di attività economiche potenzialmente utili a una reale crescita.

Riteniamo che su questi temi sia ormai urgente un incontro con il nuovo Governo.

Roma, 9 maggio 2013