E’ giunta alla nostra attenzione un recente comunicato della O.S. FLP dal titolo ”La nostra risposta al Segretario della UIL Entrate”.

Premesso che restiamo sorpresi dal titolo in quanto mai nessuna domanda è stata posta loro e quindi nessuna risposta era attesa, ringraziamo FLP per il comunicato quantomeno per due circostanze.

La prima perché, di fatto, hanno dato conferma a quanto da noi sostenuto, e cioè, che FLP configura, in pratica, un c.d. sindacato di “comodo” e per la seconda circostanza che ci fornisce l’occasione di parlare di UIL, di azioni concrete e soprattutto di parlare della nostra passione: il Sindacato (quello vero!!).
In merito al primo aspetto, infatti, se avessero voluto dimostrare un qualcosa di diverso da quello che noi affermiamo avrebbero riportato nel loro comunicato fatti veri, circostanze concrete e comprovabili: la descrizione di uno sciopero da loro fatto contro le politiche “brunettiane”, azioni concrete e comprovabili a tutela dei lavoratori pubblici.
Invece, accecati da un livore congenito, utilizzano nel sopracitato comunicato, le parole come “pietre della denigrazione”: becere affermazioni senza alcun contesto argomentativo ma, soprattutto, senza riportare un benché minimo fatto concreto, straccio di circostanza vera o comprovabile; insomma: solo denigrazione ed il solito tentativo di “distrazione di massa” dalle loro inconcludenze.

Lo stile da loro impiegato è il medesimo utilizzato nelle campagne mediatiche di denigrazione contro il Pubblico Impiego di cui sono stati maestri Brunetta & co. e loro, quindi, sembrano degni allievi!!
Si configura, quindi, come organizzazione “sindacale” che opera, a parole, l’antagonismo con la controparte ma poi attacca le altre forze sociali e sindacali con conseguente alterazione delle dinamiche sindacali e, conseguentemente, favoriscono, di fatto, le politiche restrittive operate dalla Parte Pubblica nei confronti dei lavoratori. Uno strumento di confusione e divisione tra i lavoratori e le altre OO.SS..
Ulteriori prove di ciò le troviamo nelle loro stesse parole. Non potendo smentire la circostanza che hanno abdicato alle iniziative di sciopero e di manifestare contro le
politiche di aggressione al Pubblico Impiego, definiscono fittizi gli scioperi fatti dagli altri.

Orbene, si può essere d’accordo se scioperare oppure no, ciò è connaturato con la democrazia e la libertà di pensiero… ma denigrare lo stesso istituto e, ad esempio, lo sciopero del dicembre 2011 in cui le forze sindacali unitarie di UIL, CGIL, CISL, SALFI e altre OO.SS. manifestarono scioperando con migliaia di lavoratori del settore del pubblico impiego: è indegno da parte di FLP e ne conferma il ruolo di sindacato di “comodo”.

Cogliamo, l’occasione, inoltre, per chiarire che le loro illusioni non sono, loro malgrado, realtà!!

Ci riferiamo all’illusoria speranza che li induce a dire (ma chiaramente a non comprovare) che la UIL avrebbe un calo vertiginoso di consensi. Evidenziamo che l’unico dato ufficiale e attendibile della rappresentatività sindacale nel comparto delle Agenzie fiscali (media tra risultati RSU e numero iscritti) è certificato dall’ARAN per il periodo dal 2013 al 2015 - rinvenibile sul sito istituzionale – e colloca la UIL nella storica posizione di terza forza sindacale e Confederale (CGIL, CISL, UIL).

Sindacato Confederale che, peraltro, rappresenta circa il 62% del mondo sindacale a fronte di una rappresentatività di FLP poco al di sopra del minimo della rappresentatività.

Dicevamo che questa è una magnifica occasione per parlare di Sindacato.

E’ sicuramente d’interesse evidenziare, ancora, due diverse visioni relative alla modalità di partecipazione alla vita organizzativa della propria O.S..

La segreteria nazionale FLP, che si firma nel citato comunicato, appare “scandalizzata” che il Coordinatore Nazionale UIL PA Entrate, prima di essere eletto a tale ruolo, abbia svolto e provenga dal ruolo di delegato di posto di lavoro.

Orbene, a parte il fatto che il “posto di lavoro” di cui si parla è la realtà del Coordinamento di Roma relativo ad “appena” tre Direzioni Provinciali, la Direzione Regionale, il CAM e gli Uffici Centrali pari a circa 5.000 lavoratori dell’Agenzia, è evidente che suona strano alla segretaria nazionale FLP in quanto, diversamente, è formata da vecchi ex sindacalisti usciti da altre OO.SS. perché non più compatibili con i vincoli e le regole democratiche statutarie di queste ultime.

Soggetti, quindi, che dopo aver accettato (inutilmente) da FLP i “classici” 30 denari, sono stati cooptati, con metodi bulgari, direttamente nella segreteria, con buona pace dei tanti bravi quadri e dirigenti sindacali territoriali della FLP che in nome dell’inciucio sono stati accantonati.

A quest’ultimi va la personale solidarietà del sottoscritto che ben conosce il quotidiano sacrificio ed impegno che devono dedicare tutti i delegati di posto di lavoro, a prescindere dalla O.S. di appartenenza, se vogliono svolgere al meglio l’attività sindacale.

E’ chiaro, quindi, che una Segreteria, come quella di FLP, formata e “rinnovata” da soggetti che il “posto di lavoro” non sanno neanche cosa sia, visto che è da alcuni decenni che, pur occupandosi di coordinamento di settori o singoli enti, vivono in perenne distacco sindacale, con buona pace di conoscere e condividere quali siano le quotidiane problematiche dei lavoratori, non può che portare avanti, di fatto, politiche a tutela di interessi diversi rispetto a quella di effettiva tutela dei lavoratori. Il bello che, in modo autoreferenziale, si proclamano “il nuovo”!!

Ben altra politica sindacale e azioni concrete necessitano.

Di certo non servono azioni o meglio ostinazioni a difesa di interessi che di certo non sono a tutela dei lavoratori come quando FLP, abusando e distorcendo i principi democratici di pari partecipazione sindacale ha deciso, unica O.S. in tutto l’arco sindacale anche autonomo o non più rappresentativo, di far fallire l’interpretazione autentica della norma contrattuale relativa ai cc.dd. “pari merito” nelle progressioni economiche.

Tale sciagurata ostinazione ha, di fatto, introdotto nelle progressioni economiche, per quelle odierne e quelle future un principio incredibile: cioè quello che un lavoratore, per ottenere la progressione, potrebbe essere chiamato ad una prova d’esame!!

Cosicché, centinaia di lavoratori delle Agenzie fiscali ne stanno già pagando le conseguenze e pure i costi economici per andare a sostenere le prove d’esame nella

speranza di ottenere una progressione economica. Ma a questo punto chiamiamolo concorso!!

Insomma FLP è riuscita nell’impresa in cui neanche Brunetta era riuscito!! Un punto sciagurato a favore del sindacato di “comodo”.

Così può accadere che un sindacato di comodo possa definire “bislacca” una grande iniziativa come la formidabile idea della UILPA denominata: “Riformiamo la riforma Brunetta”. Si è trattata di una raccolta firma per una proposta di legge di iniziativa popolare, formulata dalla UILPA, depositata il 7 febbraio 2012 presso la Corte di Cassazione e mesi dopo approdata in Parlamento. Infatti, sono state consegnate alla Camera dei Deputati le firme raccolte in tutto il territorio nazionale. Ben 70.000 firme!! Siamo andati, da soli, ben oltre il minimo richiesto dalla normativa vigente e, con la proposta di legge popolare, previste soluzioni correttive finalizzate a conseguire un concreto miglioramento dei servizi resi dalla P.A. attraverso una riqualificazione del ruolo dei pubblici dipendenti e la loro valorizzazione.

L’iter della proposta di legge è stato interrotto dallo scioglimento del precedente Parlamento. Ci si augura che l’attuale possa proseguire nei lavori parlamentari e tramutarela proposta in legge.

Un successo, malgrado le mille difficoltà, l’iniziativa l’ha comunque già raggiunto: svariate decine di migliaia di cittadini e di lavoratori ci hanno dato fiducia, hanno creduto in noi, nella nostra iniziativa intesa a modificare radicalmente la Riforma Brunetta nonché altre disposizioni inique ed inefficaci per la funzionalità della Pubblica Amministrazione. Cittadini che hanno compreso che i dipendenti pubblici, operando in un contesto compromesso da norme punitive e lesive dei propri diritti giuridici ed economici, rischiano di non poter più garantire né la funzionalità dei servizi essenziali, quali sanità, fisco, istruzione, sicurezza, giustizia, welfare e pensioni né il buon andamento dell’azione amministrativa.

Molto ancora potrebbe e deve essere fatto con la coesione dei lavoratori e di tutte le forze sociali e politiche. Non c’è più spazio per la divisione e la denigrazione.

Ai lavoratori chiediamo “semplicemente” di credere nella loro stessa forza, di continuare ad essere orgogliosi del lavoro che fanno e di darci la forza, se lo riterranno corretto, affinché la voce della UILPA possa essere il loro megafono!

INSIEME…
ORGOGLIOSI DI ESSERE DIPENDENDI PUBBLICI!!

Roma, 6 maggio 2013

Il Coordinatore Generale UIL PA Agenzia delle Entrate
Renato Cavallaro