Chi è in difficoltà lo è sempre di più

Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale Uil

Gli ultimi dati rilevati oggi dall’Istat sui redditi e il potere d’acquisto delle famiglie italiane confermano quanto più volte denunciato nel corso di questi anni di crisi: la crescente disoccupazione e i salari troppo bassi impediscono che i consumi, il potere d’acquisto e il livello di risparmio delle famiglie italiane aumentino. Non c’è liquidità e non c’è, di conseguenza, domanda. 

Sono questi gli effetti maggiormente critici della crisi economica e con i quali dobbiamo confrontarci ogni giorno. Il progressivo impoverimento di ampie fasce della popolazione è un fenomeno da non sottovalutare perché è indice di una situazione critica da risolvere prima che degeneri.

In pratica chi è in difficoltà lo è sempre di più e chi non lo è difficilmente rischia di esserlo: è questa la realtà dei fatti. Se aggiungiamo che questa accresciuta povertà delle famiglie è concomitante con la caduta della produzione industriale, diventa ancora più evidente la necessità di un piano di rilancio dello sviluppo, dell’occupazione e della tutela del potere d’acquisto.

 

È necessario un cambiamento nelle politiche economiche di questo paese. Le forze politiche non possono più tergiversare, diventa sempre più necessario avere un governo che dovrà impegnarsi, attraverso misure concrete, a contribuire a rendere dignitosa la vita di queste persone.

 

Il problema è urgente e bisogna che siano definite al più presto politiche strutturali lungimiranti e condivise non più rinviabili, che aiutino il settore produttivo per salvare la coesione sociale e salvaguardare, da un lato, l’occupazione e, dall’altro, la tutela dei redditi da lavoro e da pensioni, riducendo il carico fiscale, che è uno dei più alti d’Europa.

Dalle parole si passi ai fatti, prima che il peggioramento della dinamica dei redditi porti i lavoratori e le loro famiglie al di sotto di una condizione di sussistenza.

 

Roma, 9 aprile 2013