In questi giorni la nostra O.S. è presa letteralmente d’assalto da numerose telefonate da parte di numerosi Direttori delle CC.TT.PP. dopo la lettura di quella “famosa” determina non firmata da parte del Direttore della DGT che prevede la rotazione dei Direttori degli Uffici di Segreteria.

Come UILPA-MEF, abbiamo già espresso la nostra motivata contrarietà, e ci conforta sapere che gli stessi Direttori stanno elaborando una lettera da inviare alle autorità competenti palesando non solo la loro contrarietà ma soprattutto l’inutilità di tale determina se fosse diramata in maniera ufficiale.

Noi siamo e saremo al fianco dei Direttori, a prescindere dalla loro appartenenza sindacale, perché riteniamo la battaglia giusta e la porteremo fino in fondo.

Scrive O. Wilde che le cose peggiori sono sempre fatte con le migliori intenzioni e probabilmente questo è lo spirito che ha contrassegnato quella determina.

Quanto emerge dalle telefonate ricevute, è la rabbia per essere considerati possibili soggetti corruttibili. In buona sostanza infatti le mosse che sostanziano la predetta determina non sono le inefficienze o i mancati obiettivi dati e non raggiunti, ma la possibilità “produrre eventi di corruzione”…

Una tale affermazione fa venire in mente la più banale delle osservazioni: ma si sa di cosa si sta parlando?

Come noto il Direttore di Segreteria di una qualsiasi Commissione tributaria non ha rapporti ne con le parti processuali, ne con i giudici di sezione ed è occupato prevalentemente ad acquisire dimestichezza con i numerosi adempimenti amministrativi tipici di qualsiasi ufficio amministrativo e pure con una materia interdisciplinare quale quella tributaria così complessa e mutevole (vedasi recentemente contributo unificato) che difficilmente può incorrere in episodi corruttibili.

La necessità poi di garantire una maggiore efficienza amministrativa che sembra anch’essa sostanziare la determina si ottiene non già con una turnazione continua dei Direttori, ma con una mirata formazione, quasi assente, o garantita a pochi eletti e soprattutto con direttive non emanate un tanto al chilo e subito ritirate o modificate, ma con una Dirigenza capace ed incline ad ascoltare le esigenze dei Direttori periferici, non considerandoli dei semplici stupidi sottoposti, che poi, in molti casi segnalano proprio le incongruenze degli ordini ricevuti dall’alto.

E’ una questione di dignità ancor prima che di funzione e voler emanare una simile direttiva con la scusa di garantire l’incorruttibilità dei propri funzionari suona proprio male, e mortifica il serio impegno di tanti Direttori malpagati e sempre disponibili a garantire servizi di qualità nonostante l’insensatezza della nostra amministrazione centrale.

Socraticamente siamo sempre più convinti vi sia un solo bene: il sapere, e un solo male: l’ignoranza.

Roma, 04 aprile 2013

Il Coordinatore Generale    BORDINI Andrea G.  

Il Segretario Nazionale       ZANETTI Massimo