La data da segnare nel calendario è stata proclamata dalle Nazioni Unite con il placet di tutti i 193 Stati membri. Perché il "progresso deve aspirare soprattutto a rendere un mondo migliore". Un giorno per dimenticare ciò che ci affligge: oggi siate sereni e domani si riprende

"Un cambiamento profondo di mentalità è in corso in tutto il mondo. Le persone ora riconoscono che il 'progresso' non dovrebbe portare solo crescita economica a tutti i costi, ma anche benessere e felicità". Inizia così il comunicato delle Nazioni Unite, che oggi hanno proclamato la Giornata Internazionale della Felicità, per ricordare e promuovere una nuova priorità globale.

 

"I 193 Stati membri" hanno infatti adottato "una risoluzione che chiede la felicità". La data da segnare nel calendario quindi è quella del 20 marzo, un giorno per "ispirare l'azione per un mondo più ilare". Perché una nazione più felice è anche una nazione più produttiva.

 

La ricorrenza vuole far dimenticare, almeno per un giorno, indicatori economici, PIL, povertà e tutto ciò che abbia un valore materiale. «Felicità è aiutare gli altri. Quando con le nostre azioni contribuiamo al bene comune, noi stessi ci arricchiamo. È la solidarietà che promuove la felicità». Questo il messaggio del Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon.

 


«La felicità e il benessere sono obiettivi universali e devono essere riconosciuti come tali dalla politica pubblica come anche la necessità di un approccio più aperto, equo e bilanciato a una crescita economica che promuova uno sviluppo sostenibile, la cancellazione della povertà e la felicità di tutte le persone».

 

Fonte: www.tgcom24.mediaset.it