di Valerio Stroppa 05/03/2013

Processo tributario telematico al via entro il 2013. Probabilmente a ottobre. Si partirà in due regioni: Lazio e Umbria. Dopodiché la possibilità di depositare on-line ricorsi e memorie, di accedere ai fascicoli e di ricevere le sentenze via Pec sarà esteso gradualmente in tutta Italia. Ad affermarlo è Fiorenzo Sirianni, direttore della giustizia tributaria del Mef, intervenuto al palazzo di giustizia di Milano all'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario 2013.

«Abbiamo ricevuto da poco le osservazioni del Cpgt sullo schema di regolamento attuativo del processo tributario telematico (Ptt)», spiega Sirianni, «contiamo di inviarlo al Consiglio di stato per il parere entro poche settimane. Se non sorgono inconvenienti, l'approvazione dovrebbe avvenire entro l'estate». Il regolamento del Ptt, previsto dall'articolo 30 del dl n. 98/2011, sarà accompagnato dal dm recante gli allegati tecnici. Il dirigente del Mef ha così confermato la tempistica anticipata in un'intervista a ItaliaOggi del 27 settembre 2012.

La cerimonia è stata pure l'occasione per fare un primo bilancio delle comunicazioni via Pec da parte delle segreterie delle commissioni, entrate a regime dall'inizio dell'anno sull'intero territorio nazionale. «Nel 2012 sono state effettuate 160 mila notifiche, garantendo un risparmio di circa 800 mila euro di spese postali», osserva Sirianni, «nel 2013, a pieno ritmo, le notifiche on-line saranno circa 1,3 milioni, per un risparmio vicino a 6 milioni di euro. Si tratta di un modello organizzativo efficiente e funzionale, che è stato preso come esempio anche dalla giustizia ordinaria (dove partirà nel 2014, ndr)».

 

Nell'aula magna del tribunale meneghino, però, si è parlato anche dei numerosi problemi della giustizia tributaria. Uno tra tutti: la carenza di organico della Ctr Lombardia è critica, nonché paradossale: sulla carta la commissione ha più sezioni di quante ne prevede il dm che fissa le piante «standard» (38 contro 25), ma molte di queste risultano sguarnite di giudici. E quindi di fatto sono inoperose.