01/03/2013 | Contrattazione.

Dichiarazione di Antonio Foccillo, segretario confederale UIL

Non è possibile continuare con questo andazzo. Non si possono bloccare ancora i contratti dei pubblici dipendenti.

Non è solo un problema da risolvere per giustizia sociale, visto che negli altri settori nonostante la crisi, comunque i contratti si rinnovano, ma è miopia politica ed economica: il potere di acquisto dei lavoratori pubblici è sceso enormemente, perché gli stipendi sono bloccati da oltre tre anni. Questo riduce ancora i consumi e di conseguenza deprime la produzione.

Inoltre, è bloccata anche la contrattazione di secondo livello. I pubblici dipendenti non hanno neppure la possibilità di usufruire del salario di produttività defiscalizzato perché non è previsto per questi lavoratori.

Un governo che ormai deve fare solo l’ordinaria amministrazione deve evitare di prendere provvedimenti che incidano così pesantemente sul futuro.