il Ministero dell’Interno ha recentemente emanato la direttiva generale per l’attività amministrativa e per la gestione relativa all’anno 2013, documento che definisce la pianificazione strategica e la
programmazione economico-finanziaria e che risulta particolarmente allarmante poiché orientato, come ormai prassi consolidata, su una serie di tagli che determineranno riflessi diretti ed indiretti sul territorio, ovvero sulla funzionalità dei comandi provinciali, con una conseguente riduzione dei livelli di sicurezza del Paese.
Sembrerebbe, infatti, che uno degli obiettivi strategici per l’anno in corso sia rappresentato dalla riduzione del 30% dei natanti e del 3% del parco mezzi utilizzati ordinariamente nel soccorso tecnico urgente; intervento, questo, assolutamente inaccettabile ed al di fuori di ogni logica di miglioramento dei livelli di efficienza ed efficacia del Corpo.
A destare ancora più preoccupazione è l’ostinata perseveranza in quello sciagurato progetto di riduzione, entro l’anno, dei nuclei sommozzatori, con un inevitabile e grave abbassamento degli standard di sicurezza.
Risulta altresì evidente la scarsa congruità delle stime afferenti le dotazioni finanziarie programmate rispetto ai target prefissati, al punto tale che la scrivente ritiene dubbia l’affidabilità stessa del documento di programmazione.
Desta, inoltre, estrema preoccupazione il trasferimento delle sedi territoriali in immobili demaniali poiché non emergono indirizzi atti a garantire la sicurezza e la salubrità di tali sedi, ovvero la rispondenza alle necessità operative del personale e alla corretta collocazione dei mezzi e delle attrezzature.
Occorre, infine, precisare che la richiamata direttiva rappresenta l’ennesima conferma di una precisa volontà a non instaurare con le parti sociali alcuna interrelazione volta al superamento delle reali criticità del Corpo.
Questa Organizzazione Sindacale ha infatti inviato, nel giugno del 2012, un’attenta e dettagliata riflessione sulla “scheda di sintesi” degli interventi per la revisione di spesa elaborata dall'Ufficio di Gabinetto del Ministro dell’Interno la quale, senza tenere conto delle osservazioni avanzate (che si allegano alla presente), si è trasformata nell’ennesimo intervento di tagli lineari non selettivi.
Quanto sopra non può fare altro che rafforzare la convinzione della scrivente sulla necessità dell’indipendenza del Corpo Nazionale considerata l’incapacità (o precisa volontà) dell’attuale modello gestionale di comprendere e rappresentare le reali esigenze e necessità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.
Roma, 21.03.2013
Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo