Apprendiamo dalla stampa che Luigi Sbarra, fino a pochi mesi fa Segretario generale della CISL, è stato nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud.
Ci complimentiamo con Sbarra per l’importante incarico governativo. Incarico che svolgerà – ne siamo sicuri – con impegno e competenza. A lui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.
E se il neo-Sottosegretario lo consente, vorremmo suggerirgli di non curarsi delle facili battute che forse qualcuno metterà in giro a proposito della sua nomina. Magari ironizzando sui ‘soliti’ sindacalisti che al termine della carriera si rifugiano nei palazzi del potere.
Ancora più penosi sarebbero quei dipendenti pubblici che, dopo aver visto il sindacato di Luigi Sbarra firmare con il governo un rinnovo contrattuale a perdere, pensassero che l’incarico ricevuto dall’ex leader spieghi l’atteggiamento arrendevole tenuto dalla CISL durante le trattative.
Ma si sa che la sete di denaro annebbia la mente. Al punto che ancora oggi, a sei mesi dalla firma di quel CCNL, nelle amministrazioni delle Funzioni Centrali c’è ancora chi ha l’ardire di lamentarsi per quei fantastici 160 euro lordi di aumento in busta paga spalmati in tre anni. Aumenti che, giova ricordarlo agli irriconoscenti, hanno determinato una perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni davvero modesta, di poco superiore al 10%.
Il nostro consiglio è di non ascoltare certe futilità e lasciare al suo destino l’ingrata plebe dei lavoratori statali, per concentrarsi sui nuovi e più stimolanti impegni di governo.
Ad maiora, signor Sottosegretario.
Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 13 giugno 2025