Amministrativi in ansia Il sindacato chiede ai magistrati di valutare l'ipotesi del reato di delitto colposo

di Sandra Figliuolo

 

dal Giornale di Sicilia del 31.3.2020 - edizione Palermo

Ritardi e poca chiarezza nell'applicazione dello smart working tra gli impiegati del comparto Funzioni centrali in servizio al carcere Ucciardone. A denunciarlo è il segretario regionale della Uilpa Sicilia, Alfonso Farruggia, che rimarca come «solo due dipendenti amministrativi sono in regime di lavoro agile, malgrado le disposizioni governative per il contrasto alla diffusione del Covid-19». Una situazione che dopo essere stata segnalata dal sindacato a Giovanna Re, direttrice della casa di reclusione ormai intitolata a Calogero Di Bona, al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Cinzia Calandrino e pure al prefetto, Antonella De Miro, è diventata anche il fulcro di un esposto in Procura. La Uilpa ha chiesto infatti ai magistrati di vagliare l'eventuale sussistenza del reato di delitto colposo contro la salute pubblica. Il sindacato afferma di aver sollecitato più volte un intervento a tutela dei lavoratori, anche «con un formale atto di diffida e un esposto» e di aver «preannunciato azioni legali nel caso di mancata risposta». Lo stesso Farruggia avrebbe inviato il prefetto a vigilare «affinché fossero attivate tutte le procedure possibili per limitare al massimo la presenza del personale negli uffici, al netto, ovviamente, delle unità tenute ad assicurare lo svolgimento di attività indifferibili che richiedono necessariamente la presenza nei luoghi di lavoro». Peraltro nelle carceri la preoccupazione di un'ipotetica diffusione del virus è molto alta.

«In realtà - chiarisce il segretario regionale della Uilpa - una risposta, seppure in ritardo di dieci giorni, è arrivata dalla direzione, ma non è affatto esaustiva sui criteri applicativi adottati. Ad oggi, infatti, non è stata fatta alcuna chiarezza, in forma ufficiale, sugli ordini di servizio emanati a sostegno del lavoro da remoto e solo da un'indagine sommaria risulta che il regime di servizio riguarda appena due unità. Molto grave - aggiunge Farruggia - che solo dopo le sollecitazioni della Uilpa l'amministrazione abbia chiesto al personale di fruire delle ferie residue del 2019. Coloro che hanno già goduto delle ferie, invece, non hanno ancora beneficiato della nuova organizzazione in regime di smart working. Dobbiamo rilevare con molto rammarico-conclude -che si sta facendo di tutto per fare trascorrere invano il tempo senza emanare la disposizione di servizio che applichi in concreto il lavoro agile a tutto il comparto Funzioni centrali».