da La Voce del Nisseno
di MICHELE BRUCCHERI – I sindacati chiedono la continuità dei servizi di supporto alle scuole. Grido d’allarme da parte della Uil Pubblica Amministrazione. Assieme ad altre sigle chiesto un incontro urgente al prefetto. Le dichiarazioni di Farruggia e Di Mario  

 

Grido d’allarme da parte della Uil Pubblica Amministrazione di Enna. Assieme alle sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Confsal Unsa, Gilda Unams, Snals Confsal, Uil Scuola, Cisl Scuola e Flc Cgil ha, infatti, inviato una lettera accorata al prefetto Maria Rita Leonardi sollecitando un incontro urgente per individuare una soluzione in merito allo svuotamento di personale in atto negli uffici della città ennese e di Caltanissetta che fanno capo all’Ambito Territoriale VI.

La carenza di personale nei due distretti mette a rischio lo svolgimento delle consuete operazioni necessarie per il corretto avvio dell'anno scolastico. Tutto è dovuto al pensionamento di cinque unità tra i funzionari e al rientro, nei rispettivi ruoli di appartenenza, di alcuni direttori dei servizi generali e amministrativi.

"La soluzione di accorpamento dei due uffici di Enna e Caltanissetta - afferma il segretario generale della UILPA Sicilia Alfonso Farruggia - è impraticabile, poiché determinerebbe il caos nella gestione delle operazioni che riguardano le rispettive province: le due sedi, infatti, pur facendo parte di un unico ambito, ad oggi hanno mantenuto la loro autonomia a livello amministrativo".

Pasqua Di Mario, segretaria provinciale UILPA di Enna, evidenzia: “La conseguenza più grave sarebbe la cancellazione dell'unità amministrativa di Enna, con un sovraccarico di lavoro per gli uffici nisseni, già gravati dalla carenza di personale". Nello specifico, dunque, i sindacati chiedono che agli uffici di Enna vengano destinate otto unità, distribuite tra il settore infanzia e primaria, il primo e il secondo grado di scuola e le pratiche di pensionamento. Sei, invece, sono i dipendenti necessari per garantire l'operatività degli uffici di Caltanissetta.

La UILPA Sicilia, infine, specifica che "la possibilità di formare e utilizzare personale amministrativo delle scuole è legata ad eventuali accordi con le sigle sindacali e ad una contestuale implementazione dei posti che si libererebbero negli istituti, anch'essi carenti in termini di organico, e impossibilitati a sostituire le assenze degli assistenti secondo le disposizioni vigenti".

 

MICHELE BRUCCHERI