La frase di Oriana Fallaci sembrava essere stata coniata per la UIL PA di Palermo in occasione dell’ l’incontro del 8 settembre u.s., presso la DP di Palermo.
Dopo la premessa fatta dal Dott. Lodato, direttore della DP, necessitava scegliere.
Dopo aver constatato la palese contraddizione tra le parole del Direttore, che asserisce di voler mantenere buone relazioni sindacali, e l’azione dello stesso mirata ad ignorare le note del Coordinatore Provinciale Del Giudice, serviva oculatezza su come e se proseguire l’incontro.
Per nulla convincente la tesi del direttore di rispondere con i fatti (?) alle suddette note. Il garbo istituzionale, anziché l’indifferenza, è fondamento delle buone relazioni sindacali.
La nostra delegazione trattante, composta dal Segretario Generale Alfonso Farruggia, dal Coordinatore Regionale UIL PA Entrate, Giovanni Di Pisa e dai Coordinatori Provinciali di Palermo, Raffaele Del Giudice e Giovanni Zimmardi si è trovata davanti al bivio, ovvero, se lasciare la seduta ritirando tutta la delegazione trattante o rimanere al tavolo per far comprendere alla direzione il senso, ma soprattutto l’efficacia di adeguate relazioni sindacali. Ritenendo le relazioni sindacali, quale miglior volano per coniugare i diritti ed il benessere dei lavoratori con le esigenze dell’Amministrazione, il Segretario Generale UIL PA, capo delegazione trattante, Alfonso Farruggia ha stabilito che rimanere seduti al tavolo era quanto di meglio si potesse fare nell’interesse dei lavoratori.   
Nel merito, abbiamo contestato i continui spostamenti del personale, sinonimo di disorganizzazione, la pochezza di misure di sicurezza e di pulizia che contraddistinguono tutti gli edifici della DP (forse unica eccezione è rappresentata da Via Maggiore Toselli).
Di seguito si è rappresentata l’inadeguatezza dell’organizzazione dei F.O. aggiungendo che se l’amministrazione, checché ne dica, non è cosciente di ciò è solo grazie all’operato dei colleghi, che hanno il diretto contatto con l’utenza, e non per come sono gestiti. Inaccettabile anche alla luce di quanto potrà accadere con la probabile chiusura dell’ufficio di Bagheria e l’inevitabile riversarsi, presso gli sportelli palermitani dell’utenza proveniente dalla provincia.
Capitolo Bagheria.
Cosi come avevamo già sostenuto al tavolo regionale abbiamo ribadito in quest’occasione l’indiscutibile necessità di aprire immediatamente un tavolo negoziale sul futuro dei colleghi che, probabilmente al 24 ottobre p.v. dovranno lasciare la sede bagherese (proprio mentre stiliamo questo comunicato è giunta la convocazione per il 15 p.v.).
Infine, il Coordinatore Provinciale Aggiunto Zimmardi, ha evidenziato, con decisione, l’assoluto sbando in cui versa l’articolazione “Territorio” sottolineando come l’integrazione, per la quale si è addirittura ricevuto un questionario è solo una chimera piuttosto che una frase fatta e che, nonostante la presenza di un dirigente delegato, con un raggio d’azione molto limitato, la struttura di via Maggiore Toselli è in totale abbandono.
Il Coordinatore Regionale, Di Pisa, ha espresso tutta la propria contrarietà sul sistema di (non ) comunicazioni  dell’amministrazione specie in tema di budget, ricordando che dallo stesso dipende il salario accessorio di tutti i dipendenti (sia area Entrate, sia Territorio) e se l’amministrazione decide di non coinvolgere le rappresentanze sindacali è conseguenziale che subisca gli attacchi dei rappresentanti dei lavoratori. Si è inviato l’amministrazione a rivedere tale atteggiamento.
L’incontro si è concluso con un impegno formale del Direttore sulla convocazione (in orario adeguato, abbiamo richiesto) di due incontri a tema specifico: Chiusura (eventuale) di Bagheria ed UTP.
Infine vogliamo puntualizzare l’assunto iniziale del direttore provinciale sulle “dieci convocazioni” enunciate all’inizio della riunione
Dieci riunioni sindacali in quanto tempo non è dato da sapere. Delle dieci, la metà riguardavano il salario accessorio e quindi non erano derogabili, della rimanente metà una, inconcludente, riguardava l’area Territorio, le altre 3 o 4, a memoria nostra non ricordiamo fossero per trattare argomenti d’interesse dei lavoratori ma più probabilmente, due di certo, erano imperniate sulla necessità di ottenere la congruità per i locali di Via Toscana. Ecco le “dieci riunioni sindacali” che, secondo il dott. Lodato,  tanto fanno <buone relazioni sindacali>.
Che dire se non …speriamo bene e meglio per il futuro. Di certo non viviamo di speranza ma di azioni concrete.

 Palermo, 09.09.2016                   
 Segreteria Provinciale UILPA Palermo